Economia

Mercato del sabato in piazza Garibaldi. Salvatore: "Lieve miglioramento, ma tempi duri"

Nel mentre una brutta notizia giunge, secondo Salvatore, dal Governo Italiano, che con il Milleproroghe ha fatto slittare il nuovo bando per le concessioni, che il comune già stava studiando, alla fine del 2018, anzi a fine 2016. Una decisione che potrebbe costare sanzioni dall’Europa.

CASALMAGGIORE – I tempi cambiano, l’appeal anche. Del mercato settimanale del sabato a Casalmaggiore già si era discusso nei mesi scorsi, in particolare a febbraio, quando i vuoti in piazza Garibaldi, in un appuntamento negli anni passati sentito come una vera e propria esigenza dalle famiglie e ultimamente passato decisamente più in sordina, erano davvero notevoli. Qualche gestore e proprietario dei banchi se ne era andato in ferie, la crisi ha fatto sentire i propri effetti e, in generale, la situazione non era delle più rosee.

Oggi il colpo d’occhio, lontano dai fasti del passato, è leggermente migliorato, anche se una soluzione vera e propria per rivitalizzare il mercato in piazza non sembra esservi. “Non abbiamo la bacchetta magica – spiega l’assessore al Commercio Gianfranco Salvatore – e, anche se non ci arrendiamo, siamo consci che il problema è generalizzato: segnali poco incoraggianti arrivano anche dalla vicina Viadana e in generale dal resto d’Italia. Senza dimenticare – aggiunge Salvatore – che il commercio on line sta portando alla chiusura di tanti grandi centri in America, nazione che solitamente anticipa il resto del mondo di una decina di anni”.

Mal comune mezzo gaudio? No, non proprio, ma se non altro la prospettiva allargata aiuta a comprendere: la soluzione non è certo quella degli spuntisti, ossia di chi alle 7.30-8 del sabato mattina arriva ad occupare le piazzole in concessione rimaste vuote. Non può essere questa la risposta perché il materiale proposto è quasi sempre di seconda o terza mano e di bassa qualità: e tra questa prospettiva e lo spazio vuoto è difficile dire quale sia il male minore.

Partendo dal fatto che un mercato come quelli degli anni ’70 e ’80 difficilmente tornerà, perché sono i tempi ad essere cambiati secondo l’assessore, l’idea, proposta già in passato, è quella di coinvolgere bar e attività commerciali sempre presenti in piazza per ideare momenti conviviali, con musica o aperitivi, nelle ore del mercato: anche per questo qualche contatto con le associazioni di categoria è stato preso. Forse un palliativo, di sicuro uno sforzo in più per provare a migliorare le cose. Anche se la strada resta in salita.

Nel mentre una brutta notizia giunge, secondo Salvatore, dal Governo Italiano, che con il Milleproroghe ha fatto slittare il nuovo bando per le concessioni, che il comune già stava studiando, alla fine del 2018, anzi a fine 2016. Una decisione che potrebbe costare sanzioni dall’Europa, dato che era stata proprio Bruxelles a chiedere un rilancio in questa direzione, nell’ottica del libero commercio.

G.G. 

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