Cronaca

Torchio: lettera con certificato della Procura ma che cita anche De Gasperi

Giuseppe Torchio ha allegato alla lettera mandata alle famiglie anche il certificato della Procura "in cui non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazioni". Toni duri, ma anche passaggi "nostalgici"

BOZZOLO – Qualcuno la chiamerebbe competizione o semplicemente emulazione. Dopo la dichiarazione ufficiale di Sara Malagola che ha ammesso di essere pronta a fare il sindaco di Bozzolo ecco di colpo scendere in campo anche Giuseppe Torchio. Ma non c’è da addossargli nessuna voglia di imitazione.

Molti, conoscendolo, immaginavano già che non sarebbe stato capace di rimanere lontano dal Palazzo Municipale, e nonostante i tentativi di sottrarsi alle ipotesi e alle previsioni  la discesa in campo appariva quasi scontata. Così come ufficializzato ieri dallo stesso Torchio alla sua maniera, attraverso una lettera  dai toni a tratti duri e anche con sfumature nostalgiche inviata a tutte le famiglie. Una lettera con passaggi forti in cui addirittura denuncia il tentativo di estorsione, citando l’articolo 629 del codice penale, da parte di chi tentava di denigrarlo attribuendogli iniziative penali a suo carico sempre legate alla vecchia vicenda delle dimissioni  da consigliere di Spineda.

“Nel riscontrare un imbarbarimento senza pari del clima politico e l’insidia al diritto dell’elettorato passivo, rimango convinto che le campagne elettorali si vincano o si perdano in relazione al confronto dialettico di idee e di programmi  e non certo, scorrettamente, con la minaccia di azioni penali. “Chiunque fosse interessato a proposte, suggerimenti e confronti in relazione al programma amministrativo potrà trovarmi all’Ufficio posto in piazza Europa 29 a Bozzolo” conclude Torchio che allega alla lettera mandata alle famiglie anche il certificato della Procura “in cui non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazioni.”

Rosario Pisani

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