Cultura

Passaggi sotterranei e antiche Pievi: a Piadena archeologia e storia ancora protagoniste

Sala Rossa del Museo Archeologico Platina gremita venerdì 31 marzo per l'incontro dedicato ai risultati dei recenti scavi archeologici in Piazza Garibaldi e nel Chiostro. Giovedì 6 aprile un'altra serata per parlare di "Arte e storia nel complesso monastico dei Gerolamini".

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PIADENA – Sala Rossa del Museo Archeologico Platina gremita venerdì sera del 31 marzo per l’incontro su “Antiche Pievi e passaggi sotterranei: i risultati dei recenti studi archeologici in Piazza Garibaldi e nel Chiostro dei Gerolamini”. Alla presenza del Sindaco di Piadena Ivana Cavazzini, ma anche di mons. Achille Bonazzi Responsabile dell’allestimento del Museo Diocesano di Cremona e mons Dennis Feudatari Parroco di Rivolta d’Adda, di don Giuseppe Manzoni parroco di Piadena e di don Cristino Cazzulani, già sacerdote del paese, Marco Baioni curatore del museo Platina, Carlo Liborio della Società Cooperativa Archeologica di Milano e Andrea Breda del SABAP per le province di Cremona, Lodi e Mantova, hanno portato tutti indietro nel tempo e tenuto una vera e propria affascinante lezione di archeologia e storia relativamente a Piadena e ai suoi “tesori”. Svelando ciò che è stato possibile capire nella fretta e nelle esigenze di un cantiere approntato non per “studi e ricerca” ma per moderne necessità della comunità.

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Ad aprire la serata è stato Marco Baioni che, dopo i saluti e i ringraziamenti, ha fatto capire come il Museo Archeologico Platina sia in continuo fermento ed espansione, tanto che si sta lavorando per inaugurare nel 202o la sezione Medievale. Con la relazione di Carlo Liborio si è entrati subito nel vivo. Grazie alle slide preparate e al suo racconto dettagliato, è stato possibile “tornare” anche visivamente ai due scavi che hanno interessato piazza Garibaldi e il Chiostro, rispettivamente nel 2008 e nel 2015. Nonostante non sia stato possibile scavare in profondità e i tempi fossero a dir poco ristretti, in estrema sintesi: sono state realizzate trincee e durante i lavori sono emersi resti appartenenti ad una prima chiesa databile tra il X e l’XI secolo e di una seconda chiesa tra il XII-XIII. Rinvenute anche tombe, una struttura rettangolare e un cunicolo, (pieno di catrame e asfalto), che passava sotto il muro del Chiostro. La reale natura di queste ultime due, alla chiusura degli scavi del 2008, è rimasta avvolta da un certo alone di mistero.

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Questa ha iniziato “a svelarsi”, sette anni dopo, quando i lavori di ristrutturazione del Chiostro hanno permesso di riprendere a scavare. Questa volta, “al di là” del muro, dentro il Chiostro, in corrispondenza della parte del cunicolo che era emersa in Piazza Garibaldi. Gli scavi hanno subito portato alla luce un vano ipogenico rettangolare di 2,65 x 2,25, che “proteggeva” l’altra estremità del cunicolo, lungo poco più di due metri. La struttura è posteriore alla costruzione del Chiostro. Nessuna traccia di scale. L’affascinante ipotesi di un “tunnel” sotterraneo di passaggio che potesse snodarsi anche oltre, ha lasciato così il posto a quella più realistica di un tratto di raccordo tra due ossari: uno posto all’interno dell’antica chiesa su Piazza Garibaldi e l’altro nel Chiostro.

A seguire Andrea Breda ha trattato il tema di Piadena e la sua Pieve nella Pianura Medievale, partendo dall’arrivo dei Longobardi nei nostri territori, citando anche un documento del 772 in cui si farebbe già riferimento a Santa Maria del Vho, piccolo monastero con chiesa.

Giovedì prossimo sempre in Sala Rossa, alle 21, si terrà l’ultimo appuntamento di questo mini ciclo dedicato al Chiostro, dal titolo: “Arte e Storia nel Chiostro e nel complesso monastico dei Girolamini di Piadena” e tenuto da mons. Achille Bonazzi Responsabile dell’allestimento del Museo Diocesano di Cremona e mons Dennis Feudatari Parroco di Rivolta d’Adda

Marialuisa Rancati

 

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