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TrailO, normodotati e disabili insieme in gara. E la Coppa Italia sarà a Casalmaggiore

La gara sarà il 19 novembre. Ad attualizzare la notizia è la visita di sabato, per un sopralluogo sui principali parchi cittadini, di Susy De Pieri, una delle massime esperte nazionali della disciplina. “Prima di tutto occorre realizzare la cartografia di base per effettuare la gara - spiega De Pieri assieme al casalese Andrea Visioli".

Nella foto Visioli e De Pieri durante il sopralluogo

CASALMAGGIORE – Il tempo non manca, questo è sicuro. La gara è infatti stata fissata per il prossimo 19 novembre, tra una vita, sportivamente parlando. Ma dato che di grande evento si tratta, è giusto parlarne subito: Casalmaggiore ospiterà la tappa di Coppa Italia di TrailO, una manifestazione di rilievo nazionale dell’orienteering di precisione, disciplina che esalta l’integrazione perché sottopone alle stesse regole, senza favoritismi, atleti normodotati e disabili.

Ad attualizzare la notizia è la visita di sabato mattina, per un sopralluogo sui principali parchi cittadini, di Susy De Pieri, una delle massime esperte nazionali della disciplina. “Prima di tutto occorre realizzare la cartografia di base per effettuare la gara – spiega De Pieri assieme al casalese Andrea Visioli, tra i promotori dell’iniziativa ormai da anni e che ora vedrà concretizzato questo sogno – e il periodo migliore per effettuare questa operazione è ovviamente l’inverno quando la stagione agonistica è ferma. Dalla primavera poi tra prove di Coppa del Mondo, Coppa Europa e Mondiali rimane solo il tempo per fare le prove di massima, posando i punti e valutare la visibilità dalle postazioni individuate”.

I parchi interessati ai rilievi e quindi alle piazzole da cui osservare i punti sono quelli del Polo Romani, via Italia, Parco del Duomo, Parco Privato del palazzo Porcelli, Parco Lido Po, Parco golena Bosco dei nascituri, Parco di via Corsica e San Francesco. Già, ma come funziona il TrailO. “Si chiama orientamento di precisione – spiegano De Pieri e Visioli – e consiste nel leggere in modo molto dettagliato la mappa e la descrizione punti, in modo da riconoscere con precisione le lanterne posate sul terreno; alla partenza è fornita la mappa con indicati dei cerchi numerati, centrati sulla posizione delle lanterne richieste. Lungo il percorso i concorrenti trovano dei “punti di decisione”, paletti con indicato il numero del quesito a cui si riferiscono e dai quali si possono identificare le lanterne, nominandole, da sinistra a destra, con le lettere dell’alfabeto: A (Alfa), B (Bravo), C (Charlie), D (Delta), E (Echo), F (Foxtrot). Esiste un’eventuale risposta Z (Zero) nel qual caso nessuna delle lanterne è posizionata la centro del cerchio e corrispondente alla descrizione punto. Nel cartellino di gara ciascun concorrente indica quale è la lanterna posta al centro del cerchio e descritta nella descrizione punti, punzonando sul cartellino la lettera corrispondente (esempio: quesito 1 – risposta A > casella 1A)”.

“È consigliabile – spiegano poi gli organizzatori – decidere quale sia la risposta esatta osservando il punto in cartina dal punto di decisione, che è indicato solo sul terreno (non nella cartina); è possibile osservare le lanterne anche da altri punti lungo il sentiero del percorso, ma “i nomi delle lanterne” si determinano solo dal punto di decisione. Non trattandosi di una gara a tempo, non c’è bisogno di correre, anche se esiste comunque un tempo massimo per effettuare tutto il percorso. Se lo si dovesse superare, saranno applicate delle penalizzazioni: ad esempio ogni 5 minuti di ritardo si accumula un punto di penalizzazione. La classifica sarà elaborata in base al numero delle risposte esatte fornite e, in caso di parità, al tempo impiegato a rispondere nei punti a tempo”. Da qui la possibilità per normodotati e disabili di gareggiare alla pari, in vista poi della creazione di due classifica: una Elite e una Paralimpica.

G.G. 

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