Economia

Cima licenzia 22 dipendenti Sindacati pronti a impugnare la decisione

Si tratta di due impiegati e venti operai. Il licenziamento collettivo è stato deciso unilateralmente dall’azienda. I lavoratori interessati erano in cassa integrazione straordinaria fino a giugno. Sindacati pronti ad impugnare la decisione.

BOZZOLO. La Cima, l’azienda di manutenzione ferroviaria di Bozzolo coinvolta nelle pesanti sentenze per la strage di Viareggio, ha annunciato martedì 7 febbraio il licenziamento di 22 dei 66 dipendenti rimasti. Si tratta di due impiegati e venti operai. La decisione è stata presa unilateralmente dall’azienda che è in concordato in continuità da novembre.

Lo scorso giugno è partita la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, quindi solo a giugno di quest’anno si sarebbe potuto procedere alla mobilità volontaria. Ecco perché i sindacati, vedendo lesi i diritti dei lavori, (che oltretutto per tutta la durata della cassa sono pagati dall’Inps), sono pronti ad impugnare la decisione.

C’è da dire che la Cima già l’estate scorsa, aveva resa nota l’intenzione di non voler dar corso a tutto l’anno di cassa straordinaria richiesta e quantificato in sei mesi i tempi per riavviare il piano di messa in mobilità dei lavoratori in esubero. E così in pratica ha fatto.

Le Rsu sono già state convocate e Cgil e Cisl chiederanno un incontro ai vertici aziendali con la massima urgenza.

redazione@oglioponews.it

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