Mammografo a Bozzolo, Torchio non ci sta: "Se sono uguali, perché spostarli?"

BOZZOLO – Vicenda mammografi, non ci sta l’ex sindaco di Bozzolo a farsi dire che tutto resterà come prima. Perché secondo Giuseppe Torchio non è così: “Un mammografo digitale è uguale a quello analogico? – si chiede in maniera retorica Torchio – Quello rimosso da Bozzolo e trasferito a Pieve di Coriano é proprio identico a quello che da Pieve viene a Bozzolo? Dopo aver letto le reazioni sopra le righe di qualche esponente locale vien da chiedersi se siamo rimasti all’etá delle caverne. Soccorre, invece, il forte dubbio delle utenti che si chiedono il perché di questi spostamenti se gli strumenti sono del tutto uguali. In realtá, per la delicatezza della sfera della femminilità, ben conoscono queste macchine insieme alle loro diverse attitudini. Anche la Topolino, in fin dei conti, é una 500, ma le tecnologie e le prestazioni, nel frattempo, sono radicalmente cambiate. Le amministrazioni locali si sono mosse, partendo proprio dalle segnalazioni delle utenti, non certamente da motivi di schieramento politico. Per saperne di piú basta digitare su internet: “differenze di sensibilitá tra mammografia analogica e digitale” (siti www.fprconlus.it oppure www.raffaeleleuzzi.it e altro). Che il mammografo rimosso da Bozzolo fosse particolarmente versatile ed apprezzato é dimostrato anche dall’utilizzo da parte di fasce di utenza dell’Oglio Po con taglie superiori. Comunque giudice della credibilitá delle informazioni diramate sará l’intensitá di frequentazione dell’utenza. Nel caso in cui si registrasse un tracollo di utenza questo elemento andrá ad intaccare la stabilitá del bilancio del nostro ospedale, finora sempre con i conti in ordine. Ma, per caritá, la matematica non é un’opinione”.

redazione@oglioponews.it