Cronaca

La casa per i profughi di via Deledda? "Mistero risolto: solo una provocazione"

“E’ molto probabile, come abbiamo appurato dopo una piccola indagine che comunque prosegue, che si sia trattato semplicemente della provocazione da parte di qualche buontempone” ha spiegato il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni.

Foto di repertorio (Foto Sessa)

CASALMAGGIORE – Risolto, o comunque in via di risoluzione, il caso dell’ex ufficio Collocamento di via Deledda a Casalmaggiore, ceduto dal comune di Casalmaggiore a un privato nel 2009 e davanti al quale è spuntato, lunedì mattina, uno striscione che annunciava un nuovo progetto di accoglienza di profughi richiedenti asilo. Nessun avviso al comune, nessuna comunicazione dalla Prefettura e il primo pensiero ha subito condotto all’eventualità che una cooperativa stesse portando avanti il progetto in proprio.

Nulla di tutto questo: “E’ molto probabile, come abbiamo appurato dopo una piccola indagine che comunque prosegue, che si sia trattato semplicemente della provocazione da parte di qualche buontempone” ha spiegato il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, precisando che le ricerche sono in corso e che, comunque, è di fatto impossibile che lì venga costituita una casa per profughi, anche perché le condizioni dell’immobile non sono certo ottimali.

G.G. 

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