Cronaca

Kevin Sarzi Amadé, dallo stage alla Skoda alla proposta di lavoro nel Rally

“L’esperienza fatta si è dimostrata valida sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo umano. Ma la soddisfazione più grande, per il giovane meccanico è arrivata quando i titolari mi hanno chiesto di lavorare con loro al termine degli studi”.

whatsapp-image-2016-12-13-at-12-18-01-2SABBIONETA – Verona. Venerdì mattina. Fine settimana di gare alle porte. Il campionato italiano di rally conosce un volto nuovo. No, non è un pilota. Kevin Sarzi Amadè è un aspirante meccanico, classe 1997 di Sabbioneta, che dai banchi della classe quinta ‘Manutenzione ed Assistenza Tecnica’ dell’Istituto San Giovanni Bosco di Viadana, ha l’onore e l’onere di preparare il bolide con cui la Skoda affronta la tappa. Il box, nell’area veronese a due passi dalla zona fiera, non dista dal punto di partenza che è poi un primo approdo per il giovane allievo. Ma come ha fatto uno studente ad arrivare fino a lì, a bruciare le tappe più velocemente delle auto che assetta? “Grazie all’attività di alternanza scuola lavoro, organizzata in collaborazione con Skoda Italia Motorsport, a Pescantina di Verona – spiega il docente Carlo Avigni -. Kevin, in qualità di meccanico preaparatore, affiancato dai più esperti tecnici ufficiali Skoda, è stato messo alla prova ed ha partecipato alla gara di campionato”.

“Quando è tornata l’auto nel primo pomeriggio dallo shakedown – racconta Kevin – sono stati eseguiti i lavori di preparazione alla prima prova speciale, da effettuare in notturna. Una prova terminata alle 1,30 di notte”. Appena il tempo di iniziare a lavorare e già arrivano i primi straordinari… Ma lo studente con la passione per i motori non si spaventa, tutt’altro. “Durante la mattinata del sabato – continua Kevin – al momento del primo parco assistenza fissato alle 8,15 e di durata massima di dieci minuti è stato effettuato il controllo pneumatici ed eseguita la pulizia dell’automezzo”.

Pochi istanti per farsi trovare pronto, nessun margine d’errore: altro che i compiti a casa o le interrogazioni in aula. “Alle 12,45 il pilota è rientrato ai box per il secondo parco assistenza, di trenta minuti – aggiunge Kevin -. Sostituzione gomme e ammortizzatori e ancora pulizia. Al rientro successivo è stato eseguito il terzo ed ultimo parco assistenza con quarantacinque minuti di tempo per la sostituzione di cambio, differenziali, barre stabilizzatrici e pneumatici”.  Una full mmersion nel mondo del rally, della meccanica, delle competizioni che Kevin ha ripetuto il giorno successivo, la domenica, per un fine settimana che ha lasciato il segno: “L’esperienza è stata entusiasmante sotto molti punti di vista – confida Kevin -. La squadra si muove all’unisono ed io sono entrato subito in sintonia come se fossi sempre stato uno del gruppo. Così ho potuto sperimentare la velocità con cui i meccanici smontano e rimontano perfettamente le parti principali dell’auto in modo rapido ed estremamente sicuro”.

In tutto questo, c’è stata pure una gara da provare a vincere: “L’auto si è classificata terza al campionato italiano solo per colpa di una foratura durante l’ultima prova – così Kevin -. Quindi si tratta di un team estremamente competitivo. Questo è il frutto della forte sinergia fra tutti gli addetti della squadra”. “L’esperienza fatta – sottolinea Kevin – si è dimostrata estremamente valida sia sotto il profilo tecnico sia sotto il profilo umano”. Ma la soddisfazione più grande, per il giovane meccanico è arrivata prima del ritorno a casa, “quando i titolari – chiosa Kevin -mi hanno chiesto la disponibilità a lavorare con loro al termine degli studi”.

E’ il riconoscimento di un talento che la scuola ha saputo coltivare: “Per tutto ciò ringrazio i miei insegnanti Carlo Avigni, Marco Verdi, Giulio Teveri, Luciano Maggiolo, Alessandro Cau e Roberto Cavalli”.

Simone Arrighi

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