Cronaca

Sanfelice, la provincia garantisce le prime 8 aule a gennaio, i disagi restano

"Di certo la situazione di disagio non è vissuta molto bene - ci racconta Gianmarco Borettini, rappresentante del Sanfelice - ho raccolto tante lamentele, e tante ne sento in giro, ma soluzioni diverse da questa non ne sento nessuna

VIADANA – Non c’è mai fine al peggio. Ma meglio lo zelo (in questo caso neppure in eccesso, ma logica conseguenza alle comunicazioni date) che affrontare il rischio, in questo caso reale, di un crollo. “Intonaci dai 5 ai 70 chili a rischio più o meno serio di distacco” hanno spiegato i tecnici. Pezzi abbastanza grossi da uccidere, secondo quanto opportunamente pensato dalla preside Maria Teresa Barzoni prima di prendere la sofferta decisione. Una pietra tombale sulla possibilità che gli studenti del Sanfelice potessero continuare a frequentare l’istituto storico in centro. Trasferimento al Liceo, ma essendo già impegnato alla mattina, con orari pomeridiani. il mercoledì e il venerdì dalle 13.30 alle 18.30, gli altri giorni sino alle 17.30. Con tutti i disagi del caso: gli studenti dovranno alzarsi presto la mattina per studiare, abituarsi ai nuovi ritmi (l’attenzione postprandiale è sempre un’incognita di cui tenere conto). Un cambio in cui non ci si adatta da un giorno all’altro.

Dov’era la provincia? L’ente si difende dall’accusa di aver passato sette mesi tentennando, con un lungo comunicato stampa. “Le indagini diagnostiche sulla sicurezza dei solai sono state realizzate dalla Provincia sulla base di uno specifico finanziamento del Ministero dell’Istruzione. L’attività si è sviluppata prima in una campagna di rilievi geometrici, storici, materici e strumentali, poi in una fase di riordino ed analisi dei dati, quindi nella stesura della relazione tecnica. Le attività si sono chiuse con la consegna degli elaborati alla Provincia e il loro caricamento sull’apposito sistema di rendicontazione del Ministero dell’Istruzione e dell’Università alla fine del mese di ottobre (27 ottobre chiusura della contabilità e pagamento della ditta, ndr). Le indagini hanno evidenziato successivi livelli di rischio per il distacco di intonaci e fondelli. Durante le battiture eseguite per le prove non sono stati segnalati distacchi effettivi di materiali. Visti i risultati delle indagini, la Provincia a novembre ha effettuato un ulteriore controllo nelle zone indicate a maggior rischio per verificare l’eventuale immediatezza dei distacchi, nonché per definire con operatori specializzati le modalità d’intervento e l’entità delle risorse economiche necessarie per intervenire. All’istituto Sanfelice le zone indicate a maggior livello di rischio si trovano in due zone circoscritte di un’aula del piano rialzato e di un laboratorio del piano primo; alla battitura manuale del solaio in queste zone non ci sono state cadute di materiale in nessuna misura. In relazione al rischio segnalato si è valutato di procedere alla posa di controsoffitti di sicurezza nell’aula del piano rialzato e nel corrispondente soprastante ambiente del piano primo, nel laboratorio del piano primo, in quello adiacente e nei due ambienti sottostanti del piano rialzato. Interventi che verranno appunto effettuati da gennaio. Questo permetterà un sostanziale abbattimento del rischio. La ditta affidataria ha dato la sua disponibilità all’esecuzione continuativa degli interventi, sabati e domeniche comprese. Le rimanenti porzioni di solaio in zona rossa saranno oggetto di successivo intervento, previsto nel primo trimestre 2017, per i quali la Provincia ha già individuato i finanziamenti e per i quali sono da definire nel dettaglio le modalità esecutive, in considerazione anche del coinvolgimento della porzione di edificio più antica su via Sanfelice e perciò sottoposta a vincoli”.

Interventi a scaglioni dunque, a gennaio – secondo il cronoprogramma – pronte le prime 8 aule, poi in fasi successive si provvederà al resto. Troppo precipitosa la preside dunque? Eccesso di zelo? Non proprio, la preside ha agito in piena e giusta coscienza a fronte della relazione che si è trovata davanti. La situazione è e resterà per un po’ di tempo piuttosto seria. E la burocrazia – anche per i vincoli di cui sopra – potrebbe essere meno veloce delle parole spese. “Di certo la situazione di disagio non è vissuta molto bene – ci racconta Gianmarco Borettini, unico rappresentante del Sanfelice eletto nel consiglio d’istituto che vede altri tre membri del Liceo – ho raccolto tante lamentele, e tante ne sento in giro, ma soluzioni diverse da questa non ne sento nessuna. Sto cercando di adeguarmi, come stanno cercando di fare altri”. Il disagio di Gianmarco è il disagio di tanti. Ed è un disagio che riguarda non solo la sfera propriamente scolastica, ma tutto l’insieme. Gianmarco è uno di quei ragazzi che hanno optato per scelte drastiche, rinunciando a qualche attività pomeridiana (lo sport). Altri, come ci conferma lui stesso, hanno scelto di cambiare scuola. E’ il caso due ragazzi che giocano in realtà professionistiche del calcio poco distante da noi. Non avrebbero potuto conciliare le due cose, insieme ai genitori hanno preferito optare per un altro istituto. Nulla vieta adesso che la stessa scelta – se si protrarranno i tempi – la possano fare altri. Altra fascia ad essere fortemente penalizzata è quella dello sport, di conseguenza. La palestra del liceo non sarà più disponibile per un po’ di tempo per le realtà sportive locali, l’altra palestra non esiste più al momento. Una situazione al limite, a cui è difficile porre rimedio.

Altro disagio serio quello dei trasporti. “La preside ha cercato soluzioni insieme all’azienda dei trasporti e alla provincia e si sta adoperando per sistemare le cose anche lì. C’è poco da fare, bisognerà adeguarsi”. Anche qui la provincia è intervenuta. “La Provincia non ha perso tempo. Si è attivata subito su due fronti. Il primo è quello del garantire sempre e comunque il trasporto scolastico ai ragazzi, nonostante il cambio di orario delle lezioni e l’ente si farà carico delle spese ulteriori che dovranno essere sostenute per le corse aggiuntive. Il secondo ambito su cui ci siamo mossi è stata la ricerca della soluzione migliore per permettere la ripresa regolare delle attività scolastiche al mattino nel più breve tempo possibile. Provincia di Mantova e Apam comunicano che da lunedì 19 dicembre saranno effettuate alcune corse aggiuntive per garantire il trasporto degli studenti dell’Istituto Sanfelice di Viadana che frequentano le lezioni durante il pomeriggio. Le linee interessate saranno le seguenti: 16A con partenza da San Matteo delle Chiaviche alle ore 12.30 e itinerario per Cizzolo – Villastrada – Dosolo – Pomponesco con arrivo in via Vanoni alle ore 13.25. 16B con partenza da Boccachiavica alle ore 12.35 e itinerario per San Matteo delle Chiaviche – Bellaguarda – Salina – Buzzoletto con arrivo in via Vanoni alle ore 13.25. 17A corsa già in esercizio, da Cogozzo devia per via Vanoni con arrivo alle ore 13.30. 17A con partenza da Belforte alle ore 12.20 e itinerario per San Martino dall’Argine – Bozzolo – Rivarolo Mantovano – Spineda – Sabbioneta – Cicognara con arrivo in via Vanoni alle ore 13.25. 17 A corsa già in esercizio con partenza arretrata in via Vanoni alle ore 18.30. 17 A/59 con partenza da via Vanoni ore 18.30 e itinerario inverso rispetto alla corsa di mezzogiorno.  16 A corsa già in esercizio da lunedì a venerdì con partenza arretrata in via in via Vanoni alle ore 18.35. Il sabato verrà effettuata corsa sino a San Matteo delle Chiaviche.  16 B con partenza da via Vanoni ore 18.35 e itinerario inverso rispetto alla corsa di mezzogiorno”.

Fino a quando non è dato sapere. A Viadana si spera che i lavori siano portati a termine così come spiegato dalla Provincia. Resta il dubbio sui tempi di fine completa dei lavori, e l’incognita grossa sul prossimo anno scolastico. Perché poi si aprirà il discorso delle iscrizioni e l’iscrizione in una scuola pur per una piccola parte non agibile, dovesse protrarsi a lungo la situazione – non ne dubitiamo – non sarà tra le opzioni più scelte. Garanzie al momento, tranne quelle offerte in maniera parziale dalla provincia di Mantova, non ce ne sono. Si guarda al presente. Un presente di lezioni pomeridiane e di rinunce per tanti studenti ad altre attività. Un presente che non convince tutti i genitori. Sempre dalla pagina della provincia di Mantova, raccogliamo la lamentela: “E’ vero che le zone indicate a maggior livello di rischio si trovano in due zone circoscritte di un’aula del piano rialzato e di un laboratorio del piano primo; ma queste due zone sono state indicate con codice Blu, cioè rischio, immediato, il resto dell’istituto è indicato per buona parte codice Rosso, cioè ad alto rischio. Gli alunni e l’organico dell’istituto Sanfelice si ritrovano senza scuola, senza trasporti e con in mano da parte della provincia, solo dei se, ma, crediamo, pensiamo, vedremo. E sopratutto nessuna,certa rassicurazione, sul fatto che dopo gli interventi i nostri figli non si ritrovino in un altro “Liceo Darwin 2008”.

C’è tensione dunque. Da una parte genitori preoccupati, dall’altra la Provincia che cerca di metterci una pezza. In mezzo un gruppo di studenti che dovranno attendere tempi ancora incerti per rientrare tutti in una scuola in cui i lavori siano stati nel frattempo totalmente completati.

Nazzareno Condina

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