Torricella e Motta, argine chiuso durante la piena "per la presenza di cinghiali"
Nella motivazioni dell’ordinanza si specifica l’esito della riunione tenutasi in Prefettura sabato 25 novembre, ma si richiama espressamente il pericolo provocato dalla presenza degli animali, recentemente segnalati in gran numero nel Casalasco.
TORRICELLA DEL PIZZO – Strada chiusa per cinghiali. Eh sì, i 5 chilometri circa di argine maestro che collegano Torricella del Pizzo e Motta Baluffi, tratto aperto anche alla circolazione delle auto, sono stati chiusi da un’ordinanza sindacale a seguito dell’elevato numero di cinghiali in fuga dall’area del parco Lanca Gerole. E in particolare dopo un incidente capitato domenica ad un automobilista che, a seguito dello scontro dell’auto su cui viaggiava con un mammifero di grosse dimensioni, ha rischiato di precipitare dall’argine maestro. Non solo, un altro incidente è capitato sempre domenica a una donna, nei presso del bivio Radar che da Torricella conduce verso Gussola e Scandolara Ravara. In questo caso l’auto ha investito un gruppo di tre cinghiali, venendo seriamente danneggiata.
Domenica quindi con urgenza le due amministrazioni comunali di Torricella del Pizzo e Motta Baluffi hanno deciso di chiudere la strada al traffico. In quell’area sono state avvistate decine di cinghiali. A Torricella la strada è stata chiusa all’altezza della cava di estrazione di sabbia, all’ingresso del paese, mentre a Motta al bivio con la “stradella” ghiaiata che poco oltre il centro abitato conduce sulla Provinciale Bassa per Casalmaggiore.
Nella motivazioni dell’ordinanza si specifica l’esito della riunione tenutasi in Prefettura sabato 25 novembre, ma si richiama espressamente il pericolo provocato dalla presenza degli animali, recentemente segnalati in gran numero nel Casalasco. “Constatato – afferma il testo dell’ordinanza di Torricella del Pizzo – che la riserva è popolata da colonie di cinghiali che in considerazione dell’alluvione abbandonano il territorio della riserva e attraversando l’arginatura maestra si pongono al riparo dall’innalzamento del livello delle acque. Rilevato che la pista arginale è oggetto di transito di veicoli in quanto qualificata quale strada provinciale n. 8. Ritenuto che dal transito possa crearsi un serio rischio per le persone e le cose in conseguenza del possibile verificarsi di sinistri”, il sindaco ha disposto la chiusura immediata fino a revoca del traffico veicolare.
Al proposito abbiamo sentito il sindaco di Motta Baluffi Giovanni Delmiglio: «Parte dell’argine è toccata dall’acqua. Anche due anni fa la strada fu chiusa». Ma allora l’acqua era più alta, solitamente l’argine non è mai stato chiuso a questo livello della piena. «In effetti la causa principale dell’ordinanza sta nella grande presenza di cinghiali che oltrepassano l’argine maestro per abbandonare l’area della piena, e in considerazione dell’incidente che si è verificato. Penso che già domani (martedì, ndr) l’ordinanza potrà essere ritirata e la strada riaperta, anche se il problema resterà, in quanto ci si attende che i cinghiali riattraversino l’argine per fare ritorno in area golenale, dove trovano condizioni maggiormente favorevoli. Il pericolo dunque rimarrà, e forse aumenterà. E dunque facciamo appello a chi transiterà nei prossimi giorni su quel tratto dell’argine maestro a moderare la velocità e prestare attenzione a questi grossi animali che per le loro dimensioni possono provocare incidenti seri».
Vanni Raineri