Ambiente

Il Canale Acque Alte studiato e mappato per riqualificazione Domenica la presentazione

Nell'ambito del progetto è stata realizzata la mappatura dell'area con la conseguente costruzione di un archivio di dati vegetazionali, faunistici e socio-economici che costituisce la base prioritaria per la definizione e per l'elaborazione di possibili azioni di intervento sull'area interessata. La presentazione a Villa Medici.

SAN GIOVANNI IN CROCE – “Connessioni ecologiche nella Bassa Pianura Cremonese e Mantovana: il canale Acque Alte” è un progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo che vede WWF Cremona come capofila e come partner il Consorzio di bonifica Dugali Naviglio Adda-Serio, la Fondazione Lombardia per l’Ambiente e il Comune di San Daniele Po. Il progetto si avvale inoltre della partecipazione economica dell’Ambito Territoriale di Caccia n.1 di Cremona.

I Comuni interessati dal Canale Acque Alte sono per lo più del comprensorio Oglio Po: nello specifico si tratta di Sospiro, Cella Dati, San Daniele Po, Motta Baluffi, Cingia de’ Botti, Scandolara Ravara, San Martino del Lago, Solarolo Rainerio, San Giovanni in Croce, Casteldidone, Spineda, Rivarolo Mantovano, Bozzolo, San Martino dall’Argine e Gazzuolo. Oggetto specifico di attenzione del progetto è il Canale Acque Alte, il cui corso attraversa la bassa pianura cremonese-mantovana da ovest a est ed è stato individuato dalla Rete Ecologica Regionale quale corridoio significativo ai fini della connessione ecologica.

La “bassa”, cioè la parte meridionale delle province di Cremona e di Mantova, rappresenta un territorio oggi fortemente antropizzato con i campi che progressivamente hanno sostituito i boschi e le paludi, i canali che raccolgono le acque altrimenti libere di divagare attraverso le campagne. In epoca recente, l’industrializzazione dell’agricoltura ha implicato la progressiva scomparsa di siepi e filari, operazione “resa necessaria” dalla meccanizzazione delle pratiche agronomiche, e l’affermarsi della monocoltura su superfici sempre più ampie. Gli insediamenti residenziali e produttivi manifestano una chiara tendenza a colonizzare gli spazi ancora liberi, utilizzando le strade di maggior transito come vie preferenziali di penetrazione.

Data l’esigenza di conservare quanto rimane e, se possibile, recuperare e migliorare la qualità complessiva dell’ambiente, anche a vantaggio degli abitanti, sono state intraprese azioni volte alla riqualificazione del territorio. Tra queste si inserisce il progetto in questione, il cui obiettivo principale è l’individuazione di aree che, per la presenza di habitat di apprezzabile valenza naturalistica o per caratteristiche fisiche intrinseche (ad esempio elementi del reticolo idrografico di superficie) si prestano alla progettazione di interventi di riqualificazione, appunto. A tal fine, nell’ambito del progetto è stata realizzata la mappatura dell’area con la conseguente costruzione di un archivio di dati vegetazionali, faunistici e socio-economici che costituisce la base prioritaria per la definizione e per l’elaborazione di possibili azioni di intervento sull’area interessata. L’ evento finale di restituzione al territorio del lavoro svolto si terrà domenica 20 novembre 2016 a San Giovanni in Croce presso Villa Medici del Vascello

 

Dalle 14 partirà l’esposizione fotografica “Il canale Acque Alte: corridoio di acqua, di terra e di vita”, mentre dalle 14.30 si terrà la presentazione vera e propria del progetto con un laboratorio creativo dedicato a bambine e bambini. Alle ore 15.30 “All’imbrunire, passeggiando tra boschi e canali”, ossia una passeggiata attraverso il “corridoio di connessione” tra il  parco di Villa Medici del Vascello e il Canale Acque Alte. Infine alle 17.30 la merenda. L’ingresso è gratuito e la manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo.

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