Cultura

La musica nelle scuole dell'Istituto Dedalo grazie ad un progetto con Yamaha

Nella stragrande maggioranza degli altri casi, gli insegnanti sono specialisti esterni che entrano, a progetto, nella scuola, pagati dalle famiglie. Avendo la possibilità invece di fruire stavolta di insegnanti ministeriali, le famiglie non dovranno sostenere questo importante costo.

Nella foto le scuole di Scandolara

SCANDOLARA RAVARA – Si chiama “Musica a scuola” il progetto di Yamaha Music Foundation che porta nelle scuole primarie italiane l’originale metodologia Yamaha per avviare i bambini alla conoscenza della musica suonando la tastiera. Un progetto all’insegna della qualità, in riferimento a strumentazione e insegnamento, fortemente voluto dalla dirigente Assunta Balestrieri e dall’insegnante Pierpaolo Vigolini che hanno raggiunto l’obiettivo di estenderlo a tutte le classi delle quattro scuole primarie dell’istituto Dedalo 2000 (Gussola, Scandolara Ravara, San Giovanni in Croce e Martignana Po), dopo che gli insegnanti di tutti i plessi hanno aderito all’iniziativa.

Docenti del corso, che si inserisce nel curriculum di educazione musicale, sono Pierpaolo Vigolini, docente di ruolo, su tre scuole primarie e Giampiero Gallo, supplente, sulla quarta scuola. Nella stragrande maggioranza degli altri casi, gli insegnanti sono specialisti esterni che entrano, a progetto, nella scuola, pagati dalle famiglie. Avendo la possibilità di fruire di insegnanti ministeriali, le famiglie non dovranno sostenere questo importante costo, ma hanno acquistato il libro degli esercizi, con cd e quaderno per la scrittura. Dopo aver sostenuto un esame di ammissione, i due insegnanti hanno svolto la prima parte della formazione metodologica, nonostante siano entrambi diplomati in Conservatorio. La metodologia è del resto innovativa appunto perchè l’insegnante si trova a lavorare con intere classi anche di 25 alunni e ognuno ha a disposizione una tastiera.

Infatti Fondazione Yamaha ha allestito gratuitamente 4 laboratori con 25 tastiere ciascuno, più una tastiera professionale per gli insegnanti, per un totale di 104 strumenti che rappresentano un valore enorme. Tale strumentazione, dopo il secondo anno di corso consecutivo, rimarrà di proprietà dell’istituto. Addirittura, per evitare di avere in terra numerosi cavi di trasformatori per l’alimentazione degli strumenti, la Fondazione ha fornito anche migliaia di batterie. Un altro aspetto importante è rappresentato dal fatto che non è necessario che gli alunni abbiano a casa una tastiera; infatti non è previsto uno studio strumentale a casa, ma alcune esercitazioni sulla scrittura delle note. L’obiettivo infatti è fare musica con tutti, arrivando a tutti, per una crescita armoniosa nella socialità, stimolando la creatività dentro un approccio gioioso e piacevole. Alla fine di ogni anno è previsto un saggio.

Vanni Raineri

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