Open Innovation Campus, uno spazio per le idee giovani da realizzare sul territorio
Meneghetti, prima del tour tra le idee più innovative presentate al pubblico, ha poi chiosato: “Noi non vogliamo obbligare i nostri giovani a non andare all’estero, perché la conoscenza e l’esperienza, oltre all’apertura mentale, sono giuste. Vogliamo però che non siano obbligati a farlo, vogliamo dare loro una opportunità".
CASALMAGGIORE – Un po’ fiera, a mo’ di Expo, un po’ incubatore di idee, un po’ spazio di ritrovo. Per i giovani – tanti quelli presenti all’inaugurazione ufficiale di venerdì mattina – e in generale per chi abbia progetti innovativi da concretizzare. Al passo con le nuove tecnologie ma senza dimenticare anche la materialità. E’ stato presentato così l’Open Innovation Campus, uno spazio ricavato all’interno di fabbricadigitale a Casalmaggiore, che si estende su 330 metri quadrati e offre 18 postazioni, 2 sale riunioni (di cui una dotata di stampante 3D), un cucina moderna e attrezzata, un angolo ristoro con macchinette per bevande e snack. È presente anche un Fab-Lab, dove gli artigiani 4.0 avranno a disposizione stampanti 3D e altre attrezzature per “materializzare” le loro idee e progetti, senza scordare la Work area per il coworking e la Free area ad accesso libero mediante l’iscrizione via app.
Francesco Meneghetti, ad di fabbricadigitale ha ovviamente fatto gli onori di casa, parlando di “giornata importante per noi e per il territorio in uno spazio già attivo da qualche mese e ora ufficialmente inaugurato. Siamo fortunati a essere in regione Lombardia (dove queste iniziative superano per numero e qualità ogni paragone con il resto d’Italia, ndr), che funziona e offre opportunità e questa ne è una piccola prova. L’Open Innovation è una disciplina che qui abbiamo voluto collegare al nostro territorio, per esaltarne le potenzialità mediante le start up nate proprio qui”.
Un centinaio i presenti, che hanno potuto ascoltare anche il saluto del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni: “Quando siamo partiti come giunta, due anni fa – ha detto – abbiamo subito incontrato le varie realtà del territorio. E passando da qui abbiamo capito che Meneghetti aveva un sogno che, nelle sue visioni, era già realizzabile e percorribile. Il bando di Regione Lombardia “L@ Voc& ai Giovani” non ha fatto altro che accelerare la sua realizzazione. L’obiettivo dichiarato è fare in modo che, anche in un mondo globale, i nostri giovani a 25-30 anni non siano costretti a migrare altrove, portando le loro eccellenze lontane dal Casalasco. Oggi è un gran giorno ed è pure il nostro patrono, San Carlo: possiamo fare festa”.
Meneghetti, non a caso presidente del Gal Terre del Po, ha invitato a ragionare nell’ottica di un territorio esteso, ricordando anche la presenza dell’assessore comunale di Mantova all’innovazione Adriana Nepote (“e proprio con Mantova abbiamo dato vita ad un progetto di digitalizzazione della mappa cittadina che è tuttora in corsa per un premio ed è già nei primi tre in Italia” ha spiegato Meneghetti). A tal proposito non mancavano i sindaci di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari, di Commessaggio Alessandro Sarasini, il vicesindaco di Rivarolo Mantovano Mariella Gorla, oltre a Galdino Galli, presidente della Pro Loco di Sabbioneta.
Il consigliere regionale Carlo Malvezzi ha lodato “la capacità di mettersi in modo e prevedere il futuro, mettendo al centro, come primo pensiero, proprio i giovani. Il Casalasco avrà due Gal finanziati con 12 milioni di euro, ha questa nuovissima struttura a disposizione e da qui siamo partiti nella presentazione del bando Intraprendo: significa che le opportunità finalmente non mancano. Sottolineo inoltre una nuova legge da poco approvata, che consente il dottorato di ricerca all’interno delle aziende e la possibilità offerta alle imprese di effettuare scambi di conoscenza”.
Meneghetti ha insistito molto sull’aspetto territoriale. “Abbiamo tanti dipendenti, che lavorano anche a Milano ma non sono di Milano: ciò significa che questi grandi centri lodati e riconosciuti spesso rubano risorse ai nostri territori. Dobbiamo invece tenere in casa il nostro tesoro”. Pamela Carena, assessore alla Cultura di Casalmaggiore che assieme a Lara Cavalli ha per prima creduto nel bando “L@ Voc& ai Giovani” ha ricordato il coinvolgimento delle scuole e “il coraggio di una scelta che ci ha visti staccati da Crema e Cremona, proprio per non disperdere risorse e fare in modo che queste arrivassero al Casalasco: così siamo arrivati a ottenere 100mila euro nell’ambito di un percorso migliorativo sulle competenze aziendali dei nostri giovani”.
Ospite a sorpresa e gradito il sottosegretario del Governo Luciano Pizzetti: “Vi dico grazie per la vostra logica di impresa, di innovazione e di comunità. Quando parliamo di quarta rivoluzione industriale dobbiamo sempre ragionare tenendo conto che noi siamo o diventiamo grandi laddove diamo spazio e opportunità ai nostri giovani. Viviamo un’epoca in cui l’obiettivo sarà spezzare localmente il lavoro, agendo però globalmente. Alcune ricerche dicono che il 65 per cento dei ragazzi che oggi iniziano un percorso scolastico poi praticheranno mestieri che oggi non esistono ancora. Questa è l’opportunità, alla quale fa da contraltare la difficoltà di una prospettiva che porterà a perdere 7 milioni di posti di lavoro, a fronte di un guadagno di soli 2 milioni. L’investimento sull’innovazione c’è: dal 2012 al 2020 il Governo ha stanziato 10 miliardi di euro a sostegno. Quindici anni fa si parlava per la prima volta di lavoro a distanza, oggi si parla di lavoro da remoto: in queste due espressioni sta tutto il gap del cambiamento”.
Meneghetti, prima del tour tra le idee più innovative presentate al pubblico, ha poi chiosato: “Noi non vogliamo obbligare i nostri giovani a non andare all’estero, perché la conoscenza e l’esperienza, oltre all’apertura mentale, sono giuste. Vogliamo però che non siano obbligati a farlo, vogliamo dare loro una opportunità. Io stesso costruisco cose virtuali, ma mi rendo conto dell’importanza di interazioni reali e tangibili tra le persone, come ritrovare il gusto di una “listonata” in piazza Garibaldi. Per questo abbiamo creato, ad esempio, una cucina aperta, dove gli odori si sentano, perché il nostro Campus non sarà un mondo asettico. Open Innovation deve essere contaminazione positiva”.
Il Campus peraltro può essere governato mediante una app scaricabile che consente di aprire porte, accendere luci, etc etc, coniugando così spazio virtuale e spazio fisico. A margine Meneghetti ha svelato che fabbricadigitale ha vinto da poco una gara contro trenta altre aziende del mondo (alcune indiane e statunitensi, dove i software sono all’avanguardia), vendendo tecnologia a una multinazionale tedesca, a conferma dell’eccellenza dell’azienda casalese e in attesa di ulteriori dettagli. “Li comunicheremo presto” ha detto.
Intanto, venerdì mattina, l’occasione è stata buona per osservare i progetti già realizzati da fabbricadigitale, le start up che la stessa azienda sta seguendo e i cinque progetti vincenti de “L@ Voc& ai Giovani”. Si va dall’accessorio per borsetta anti-furto realizzato per Piquadro, a una nuova app che controllerà la salute del cuore, segnalando anomalie all’istante, a studi sui prodotti storici della nostra terra, come le zucche di Valle e Quattrocase o i pomodori, a lavori che migliorano e aumentano la realtà virtuale nello spazio ludico, senza scordare strumenti che favoriscano forme di pagamento più snelle e veloci, e cellulari che, mediante un’applicazione, potranno essere in grado di analizzare materiale liquido con vere e proprie analisi chimiche. Insomma, di tutto un po’, rigorosamente senza limite, perché le idee, e i giovani del territorio, trovino spazio a casa loro.
Giovanni Gardani