Tentolini tra Alessandria e Torino con un'opera che fissa l'attimo del terrore
Tentolini fissa l'’istante che precede l’ennesimo bombardamento o l’arrivo del camion, il lungomare di Nizza come i palazzi e le strade di Kobane coesistono ad opera dell’artista, in un qui ed ora, che si manifesta inesorabile e crudele, in ogni tempo e luogo".
CASALMAGGIORE – Duplice appuntamento in Italia per l’artista maggiorino, Giorgio Tentolini. Arteam Cup, una mostra collettiva, ha inaugurato lo scorso 29 ottobre alle ore 17 presso Palazzo del Monferrato ad Alessandria, alla quale Tentolini partecipa con l’opera Mesh. La seconda edizione della mostra terminerà il 20 novembre, quando si terrà la premiazione di diversi artisti in alcune categorie.
L’altra mostra è una personale per l’edizione 2016 di Paratissima a Torino, che inaugurerà mercoledì 2 novembre alle ore 18 presso Torino Esposizioni in Corso D’Azeglio, 15b. Visto il conferimento del primo premio assoluto come miglior opera nell’edizione 2015, quest’anno Tentolini parteciperà con il progetto Hic et nunc a cura di Laura Carnemolla e Claudia Francisetti. Questa la sintesi critica del progetto: “In astronomia la congiunzione è la configurazione planetaria che si determina quando due astri hanno la stessa longitudine visti dal centro della Terra. Un fenomeno piuttosto normale, che si ammanta però di fascino e mistero quando riguarda stelle o pianeti la cui ultima congiunzione risale a svariati anni passati, tanto remota nel tempo e nello spazio da suggerirsi capace di determinare avvenimenti straordinari che sconvolgono la vita di molte persone. Giorgio Tentolini, vincitore del premio come Miglior Artista durante la scorsa edizione di Paratissima, elabora questa suggestione, fissando lo sguardo su profili sconosciuti, immobilizzati non nell’atto straordinario, ma nell’istante che lo precede.
Attimi anonimi, spesso privi di particolare tensione, appartenuti a persone qualunque, folle intrappolate inconsapevolmente nel medesimo destino, a cui l’artista restituisce fattezze intagliate minuziosamente, facendole emergere da strati di rete bianca. Sagome sospese che evocano quei pochi secondi ancora vitali che anticipano la strage del 14 luglio 2016 a Nizza, così come gli attentati di Bruxelles e Parigi. Il terrorismo travolge la vita, immobilizza lo scorrere del tempo e annulla la distanza dalle guerre che imperversano da anni in Medio Oriente ed è cosí che, in un momento, Parigi ed Aleppo si rassomigliano fino a confondersi. La Siria distrutta, costellata di crateri, i colori vibranti di un tempo resi polverosi ed impastati, i poderosi palazzi delle città ora fragili come carta. L’opera di Giorgio Tentolini, sebbene abbia una sensibilità della forma di matrice classica, raccoglie lo stimolo romantico della rovina per evocarne la decadenza epica. Si delinea così uno spazio di silhouettes inquietanti, congelate in materie diverse ma percorse dalle stesse vigorose scariche di luce, corpi e rovine in un unico scenario sincronico dello spaziotempo. L’istante che precede l’ennesimo bombardamento o l’arrivo del camion, il lungomare di Nizza come i palazzi e le strade di Kobane coesistono ad opera dell’artista, in un qui ed ora, che si manifesta inesorabile e crudele, in ogni tempo e luogo”.
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