Cultura

Imparare robottando, al Campo Estivo di Rivarolo del Re la novità conquista

I docenti dei team hanno aiutato i partecipanti a prendere confidenza con i “mattoncini” del programma NXT-G, per poi passare alla costruzione del vero e proprio robot. E' stato chiesto ai bambini di costruire dei robot a loro piacimento per inserirli in una favola da loro inventata, scritta e messa in scena davanti ai genitori.

RIVAROLO DEL RE – Si è concluso il Campo Estivo “Creativamente”, coordinato dall’Associazione La Rondine, a Rivarolo del Re presso il Centro Prisma. Più di 40 bambini della scuola primaria si sono iscritti al campo nelle due settimane dal 27 giugno all’8 luglio. “Creativamente” è nato dall’idea di stimolare i bambini attraverso diversi laboratori che li coinvolgessero nella osservazione di ciò che li circonda fino alla realizzazione di veri e propri manufatti artistici e tecnologici.

“Si iniziava con la ginnastica mattutina – spiega la responsabile Edy Storti – per poi passare all’attività vera e propria che era tenuta da esperti esterni, si pranzava insieme e le attività proseguivano fino alle 16,30 del pomeriggio. In particolare ci siamo concentrati sull’attività teatrale dove gli stessi bambini sono stati stimolati ad utilizzare sia il linguaggio verbale che corporeo, l’integrazione e la collaborazione di gruppo, il miglioramento dell’autostima e la padronanza dei movimenti. Abbiamo poi spaziato nel mondo dell’arte stimolando la capacità creativa dei piccoli”.

“Da ultimo – aggiunge Storti – abbiamo realizzato il progetto “imparare robottando” con l’aiuto dell’associazione Dreampuzzle. Quest’ultima attività è stata, a nostro avviso, molto coinvolgente, ed è stata realizzata grazie al contributo ricevuto in seguito alla partecipazione chiamata di idee 2016, #Cisvol. Il progetto ha inteso promuovere la robotica come disciplina scientifica ma anche come vero e proprio strumento didattico per l’insegnamento delle materie curriculari. All’interno del campo estivo sono stati organizzati dei team di 2-3 bambini senza alcuna esperienza di programmazione o di costruzione di robot con a disposizione un kit di robot didattico oltre ad un laptop dedicato e materiali di supporto. I docenti dei team hanno aiutato dapprima i partecipanti a prendere confidenza con i “mattoncini” del programma NXT-G, per poi passare alla costruzione del vero e proprio robot. Abbiamo poi chiesto ai bambini di costruire dei robot a loro piacimento per inserirli in una favola da loro inventata, scritta e messa in scena davanti ai genitori”.

“Il progetto ha inteso sollecitare l’entusiasmo nei partecipanti – conclude Storti – per un modo nuovo di approcciare la realtà utilizzando materie chiave come l’informatica, la meccanica e la robotica, fondamentali per lo sviluppo della società e vista la grande partecipazione e coinvolgimento possiamo dire di esserci riusciti. Un grazie particolare va rivolto a tutti gli operatori e volontari che ci hanno affiancato in questa esperienza e all’amministrazione comunale che ha dato il patrocinio all’iniziativa e ci ha permesso di utilizzare il Centro Prisma per realizzarlo”.

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