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Fiamma Olimpica arde ancora a Casalmaggiore: applausi per la staffetta Raineri-Desalu

Così Desalu: "Di sicuro la prima batteria a Rio sarà il 16 agosto. Sarebbe bello passarla e arrivare in semifinale. Se poi troverò Bolt, beh, lo inseguirò, ma per il momento per chiedergli un autografo”. Ultima battuta di un ragazzo normale che ha già compiuto qualcosa di eccezionale.

Nella foto la simbolica stretta di mano tra Desalu e Raineri

CASALMAGGIORE – Il momento istituzionale si è aperto con un bagno di folla a cominciare dai portici del comune e dallo scalone che da piazza Garibaldi porta alla sala consiliare di Casalmaggiore, e si è chiuso con la stretta di mano tra Simone Raineri e Fausto Desalu, che ha simbolicamente suggellato il passaggio della prestigiosa fiamma olimpica da un casalese doc all’altro. In mezzo una battuta di Giangiacomo Contini, l’allenatore del velocista: “Adesso Fausto deve andare a prendere Usain Bolt (il recordman indiscusso sui 200 metri a livello mondiale, ndr)”. Risate, sorrisi, qualche lacrima di commozione in particolare dei coniugi Carnevali (“la mia seconda famiglia – ha detto Desalu – ai quali sarò sempre riconoscente”) e la speranza, senza esagerare con le promesse, quantomeno di ben figurare.

A fare gli onori di casa il sindaco Filippo Bongiovanni, che ha voluto accanto a sé, oltre a Fausto e Simone, anche Carlo Stassano per l’Atletica Interflumina, Luigi Ghisini di Padania Alimenti e Costantino Vaia di Pomì Consorzio Casalasco del Pomodoro. Ma erano presenti, tra gli altri, anche gli assessori Sara Valentini, Gianfranco Salvatore, Pamela Carena, i consiglieri Giuseppina Mussetola, Pierfrancesco Ruberti, Giuseppe Cozzini, Stefano Stringhini e Maurizio Toscani, con il presidente del consiglio Marco Micolo, oltre al Panathlon Casalmaggiore Oglio Po con la presidente Barbara Bodini, e gli amministratori di Cingia dè Botti (Pierpaolo Vigolini), Gussola (Stefano Belli Franzini) e ancora di Sabbioneta e di diversi comuni parmensi, che con Casalmaggiore hanno intessuto da qualche anno l’iniziativa “Un Po di Sport”: alcuni amministratori della sponda parmense sono peraltro rimasti bloccati sul ponte sul Po, in coda a causa di un incidente, per fortuna non grave.

Tra le società sportive erano presenti la Pomì versione beach volley, le canottieri Eridanea e Amici del Po, il Basket E’ Più, l’Esse Elle pallavolo maschile, il Giocainbici Oglio Po, il Gruppo Sub di Casalmaggiore, l’Avis Pedale Casalasco, il Centro Avviamento allo Sport Paralimpico e ovviamente la stessa Atletica Interflumina. Non mancava nemmeno il mondo della scuola, a partire da Antonella Maccagni, dirigente della scuola professionale della Fondazione Santa Chiara.

Bongiovanni ha iniziato il momento celebrativo ricordando la staffetta del 26 giugno, giorno dell’ultima gara agonistica (con titolo italiano) di Simone Raineri e del titolo italiano (con pass per Rio) a Rieti di Fausto Desalu, impresa ricordata anche da una cartolina distribuita in una sala consiliare davvero gremita. “Sarebbe stato bello essere in due a Rio – ha spiegato Simone Raineri – ma va bene così, perché Casalmaggiore ha una sua continuità: l’augurio che faccio a Fausto è di vivere ogni singolo momento olimpico nel migliore dei modi. Il merito di queste imprese non è solo nostro, ma anche di chi ci circonda, dalla famiglia, alle società, agli allenatori, agli amici”. Raineri ha altresì spiegato che la differenza tra una Olimpiade e un Mondiale sta nella cadenza delle manifestazioni in questione. “Io sono stato fortunato ad avere disputato quattro volte i Giochi, ma solitamente un evento del genere capita due volte di media in una carriera: ciò significa che in quel momento devi davvero dare tutto te stesso, perché potresti non avere un’altra occasione”.

Ricordando le recenti imprese della Pomì, Bongiovanni e Raineri hanno convenuto sul fatto che a Casalmaggiore tiri davvero una buona aria “anche se, battute e parte, il talento va sempre gestito e qui abbiamo ottimi maestri”. A tal proposito, commosso si è rivelato l’intervento di Carlo Stassano, che ha citati appunti i grandi educatori del nostro sport. “Penso a Roncarati per la pallavolo, ad Antonini e Primerano per il canottaggio e a Paolo Corna (nome scandito a fatica, con un nodo alla gola, ndr). Siamo una città che ha investito sui giovani, sulla scuola, sull’educazione e sullo sport, sempre, nel quotidiano, con piccoli segmenti giornalieri concretizzatisi poi in questi luminosi esempi di atleti. Ho 70 anni e da 50 vivo lo sport e la scuola: il grazie va a chi ci sostiene, al sistema Desalu voluto da Contini e perfezionato insieme, alle tante aziende che ci danno una mano e a due main sponsor indispensabili come Padania e Pomì: peraltro non tutti sanno che Luigi Ghisini fu, dal 1990 al 1992, presidente dell’Atletica Interflumina, che nacque come società comprensoriale, precorrendo i tempi che poi sono arrivati”.

Ricordando due eventi clou per la società di Casalmaggiore (il 7 settembre l’Esagonale del Po, il 12 settembre il Mennea Day con le sei migliori società italiane impegnate in Baslenga con la 4×200), Stassano ha poi ceduto la parola proprio a Ghisini. “Abbiamo sempre creduto nello sport – ha spiegato il numero uno di Padania – perché lo riteniamo uno strumento per costruire una società sana ed etica. Per noi le soddisfazioni sportive sono importanti, ma tengo a precisare che più del ritorno di immagine conta l’opera svolta con queste sponsorizzazioni e questo sostegno all’interno della società”. Costantino Vaia di Pomì ha parlato di “momento straordinario per Casalmaggiore sportiva, ricordando anche la nostra pallavolo, mentre voglio sottolineare che Rio 2016 ci vedrà come azienda presente all’interno del Villaggio Olimpico”.

Mentre alcuni amministratori dei vicini comuni parmensi sono giunti in sala consiliare, Bongiovanni ha ricordato il pronostico di un anno fa all’interno di “Un Po di sport” a Mezzani: “Dissi che Fausto poteva farcela, alcuni erano scettici ma sono felice di avere se non altro portato fortuna”. Lo stesso Desalu ha poi preso la parola alla fine: “Non sono Bolt, ma so che posso migliorarmi e questo sarà il mio primo obiettivo: superare il record di Andrew Howe (tre centesimi in meno di Fausto, ndr) e arrivare col secondo tempo di sempre dietro a Mennea sarebbe già un ottimo punto di partenza. L’obiettivo mio è quello di tutto un team, di una città. E della mia seconda famiglia, i Carnevali di Breda Cisoni (commossi in sala ad ascoltare queste parole, ndr), ai quali penso spesso prima del via, perché anche i loro sacrifici mi hanno condotto qui”.

Nella foto la commozione dei Carnevali
Nella foto la commozione dei Carnevali

Il consiglio di Raineri di “godersi il momento, di essere spensierato e senza troppi grilli per la testa o carichi sulle spalle, perché tutto ciò che verrà sarà di guadagnato come esperienza” ha preceduto la chiusura col cronoprogramma, ancora in fieri. “Dovrei partire il 7-8 agosto per Rio – ha spiegato Fausto – . Di sicuro la prima batteria sarà il 16 agosto. Sarebbe bello passarla e arrivare in semifinale. Se poi troverò Bolt, beh, lo inseguirò, ma per il momento per chiedergli un autografo”. Ultima battuta di un ragazzo normale che, nella staffetta con Simone consegnata alla storia con una stretta di mano (e le Olimpiadi per Casalmaggiore sono sette delle ultime otto!), ha già compiuto qualcosa di eccezionale.

Giovanni Gardani 

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