Cronaca

Il consiglio ricorda Linda Casali. Bongiovanni: "Noi agli antipodi, ma c'era affetto"

Il più commosso intervento è stato quello del sindaco Filippo Bongiovanni: "Ho conosciuto Linda qui nel 2009, davvero sono rimasto molto scosso e tutto il cammino che ha fatto sino alla fine mi ha molto scosso. Mi premeva testimoniare la vicinanza alla famiglia".

Nella foto Linda Casali

CASALMAGGIORE – La voce segnata da un’evidente commozione in una persona – il sindaco Filippo Bongiovanni – in genere poco avvezzo a mostrare sentimenti in pubblico. Forse l’ultimo grande segno di Ermelinda Casali, morta il 20 giugno dopo aver combattuto contro un lungo ed inesorabile male, è stato questo.

In avvio di consiglio proprio il presidente del Consiglio Marco Miccolo l’ha ricordata, partendo dalla trentennale carriera politica. Eletta nel 1980 nella DC divenne assessore al bilancio. Dopo una pausa legata alla maternità, la ritroviamo negli anni ’90 ancora eletta nella DC e nel 1995. Dal 1999 al 2009 è stata assessore ai servizi sociali per l’allora sindaco Luciano Toscani. Nel 2009 poi si ritrovò all’opposizione con il Listone, dove interpretò nel suo modo collaborativo e con grande spirito di servizio il ruolo di consigliera.

Il primo ad intervenire proprio nel gruppo in cui poi aveva cessato la carriera politica nel 2014 per la malattia, Maurizio Toscani (Listone): “Linda ha ricoperto la carica di assessore e consigliere nel gruppo. E’ anche un’eredità che ci portiamo con noi. Un elenco dell’attività politica non la descrive del tutto. Linda nella sua attività ci ha sempre messo competenza ed il cuore, senza risparmio e senza contropartita in uno spirito di servizio che è stato l’esempio per tanti. Ci ha messo la sua capacità di ascolto, di dialogo, di mediazione. Il bene che Linda ha seminato è per lo più nascosto e in questi giorni ne abbiamo avuto testimonianza”.

Pierluigi Pasotto (Casalmaggiore la nostra Casa): “Ho condiviso con lei cinque anni in giunta e ricordo l’estrema dedizione e la grande bontà. Tutte le volte che parlava degli utenti da assessore si spendeva e lo faceva con un istinto materno. Le nostre strade poi si erano divise politicamente, ma mai umanamente perché ritengo che la politica non debba mai creare nemici. Anche dopo aver cessato di essere assessore ha continuato la sua opera a fari spenti”.

Orlando Ferroni (FI): “L’ho conosciuta in Consiglio. Una cosa che mi ha sempre stupito di lei era la dedizione verso gli altri. Quando mia madre ha avuto bisogno ha avuto una grande disponibilità, ed allora non ero neppure consigliere. Ci sono rimasto male. L’avevo rivista dopo l’operazione. Le avevo detto sei bella, vedo che hai affrontato con forza quello che hai avuto e sono contento che hai superato la fase più critica. Invece certi mali non perdonano. E adesso non c’è più”.

Calogero Tascarella: “Con Linda siamo stati in consiglio. Carica umana grandissima che andava oltre le dispute, le contese. Linda non è stata solo l’assessore ai servizi sociali. Ha dato una grandissima mano nell’avventura del gemellaggio. Io ho trovato in lei una spinta. La cosa che mi stupiva era che la sua casa era un albergo, trovava sempre spazio per i francesi che arrivavano. Nonostante tutto non si è mai confusa nel suo impegno politico. Lei ci lascia la sua grande umanità e il suo grande coraggio di combattere”.

Il più commosso intervento è stato quello del sindaco Filippo Bongiovanni: “Ho conosciuto Linda qui nel 2009, davvero sono rimasto molto scosso e tutto il cammino che ha fatto sino alla fine mi ha molto scosso. Mi premeva testimoniare la vicinanza alla famiglia, che l’ha condotta nella grande sofferenza degli ultimi anni della sua vita e sono stati molto forti. Eravamo agli antipodi nella politica però non è mai mancata stima reciproca. Mi diceva ‘però alla fine mi sei simpatico’, lei provava affetto forse per tutti e c’era un buon affetto anche tra di noi. Casalmaggiore la ricorderà per sempre per tutto il bene che ha fatto”.

Giuseppe Cozzini: “Vorrei ricordare che Linda era soprattutto una volontaria nella parrocchia di Vicobellignano e quella capacità di essere volontaria l’ha mantenuta anche nella politica”. Infine Francesco Ruberti: “Io non conoscevo lei, ma ho conosciuto il figlio, ho incontrato una persona disponibile buona e molto educata e se è vero che il frutto non cade mai lontano dall’albero questo dice già parecchio”.

Nazzareno Condina

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