Cronaca
Taglio del nastro per il Cremona Circuit Angelo Bergamonti
La pista di San Martino del Lago è stata intitolata al compianto centauro gussolese. Presenti big del motociclismo e il dottor Claudio Costa della Clinica Mobile.
SAN MARTINO DEL LAGO – Il 4 aprile del 1971, un campione semplice, un ragazzo della porta accanto pronto per il titolo mondiale, un fuoriclasse che aveva scoperto la ricetta del successo, perdeva la vita in corsa. Quarantacinque anni dopo, la memoria del motociclista gussolese Angelo Bergamonti si lega al nome del Cremona Circuit, pista casalasca che insieme al Motoclub onorerà il ricordo del più grande centauro di un territorio ben più che provinciale.
La moglie Rosa Finardi, le figlie Marina e Laura: difficile per loro trattenere l’emozione per un taglio del nastro a cui in tanti non hanno voluto mancare. C’erano amici e parenti, motociclisti e appassionati, tifosi e big delle due ruote. E c’erano le compagne di strada di Bergamonti, nel paddock allestito a mostra, con le foto e gli articoli a mescolarsi con i trofei. C’era il sottofondo a cui Angelo era abituato, il rombo di quei motori che lo hanno reso “storia e leggenda”, per dirla con Carlo Costa, commentatore di quella tragica Temporada Romagnola del 1971 che ha presenziato e diretto la conferenza stampa a San Martino del Lago.
Il grazie della comunità all’amministratore delegato del circuito, Alessandro Canevarolo, applaudito dal Prefetto emerito di Cremona Bruno Tancredi di Clarafond, dal presidente provinciale Carlo Vezzini, dal consigliere regionale Carlo Malvezzi, dai sindaci Dino Maglia e Stefano Belli Franzini – rispettivamente di San Martino del Lago e Gussola – ha fatto da prologo all’intervento di Claudio Costa, il dottor Costa della Clinica Mobile, hanno dato lustro ad un’intitolazione che è divenuta commemorazione, alla vigilia del 45esimo Motoraduno Nazionale che continuerà a celebrare a Gussola il campione semplice, quello che aveva trovato la ricetta del successo.
Simone Arrighi
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