Cronaca

Sanità, l'ambito distrettuale territoriale Oglio Po, Viadana e Bozzolo ora è realtà

“L’originalità di questo accordo – viene specificato – sta proprio nel fatto che le due ASST, coordinate dalla ATS della Valpadana, collaboreranno in modo organico e strutturato per la presa in cura della popolazione del territorio".

Nella foto l'ospedale Oglio Po

CASALMAGGIORE/VIADANA – “Un passo importante verso la piena realizzazione di un nuovo modello di sanità attenta alle specificità dei territori che permetterà di organizzare al meglio i servizi ai cittadini di queste zone, garantendo le migliori risposte ai nuovo bisogni”. Questo il commento dei consiglieri regionali Anna Lisa Baroni e Carlo Malvezzi e dell’Assessore Regionale Gianni Fava al termine dell’incontro di martedì mattina tra il Presidente Maroni, accompagnato dal Direttore Generale della Sanità, Walter Bergamaschi, e dalla Dr.ssa Giulia Martinelli, e i direttori generali delle ASST Mantova e Cremona Luca Stucchi e Camillo Rossi e il Direttore Generale della ATS Valpadana Aldo Bellini.

“Con l’incontro di oggi diamo piena attuazione – sottolineano i due consiglieri regionali e l’Assessore – a una delle parti più caratteristiche della nuova riforma sanitaria: il riordino degli ambiti distrettuali territoriali, in accordo con le ATS, che garantirà una programmazione integrata e personalizzata a vantaggio dei cittadini. Con oggi abbiamo quindi definito che, in forma sperimentale, uno di questi ambiti sia costituito dagli ex distretti di Viadana e Casalmaggiore. Un territorio che comprende una popolazione di circa 90 mila persone che potranno così usufruire di un’offerta sanitaria e sociosanitaria completa e integrata costituita dai tre presidi Oglio Po, Bozzolo e Viadana con il contributo della rete territoriale delle due ASST Cremona e Mantova”. Un tema del quale si era a lungo discusso nei mesi scorsi, a partire dalla visita di Maroni presso il nosocomio di Vicomoscano.

“L’originalità di questo accordo – concludono – sta proprio nel fatto che le due ASST, coordinate dalla ATS della Valpadana, collaboreranno in modo organico e strutturato per la presa in cura della popolazione del territorio. Un modello di organizzazione socio-sanitaria innovativo e d’eccellenza che da una parte garantirà ai cittadini risposte concrete e servizi efficaci dall’altra risponde ad una forte istanza del territorio e delle rappresentanze istituzionali alle quali Regione Lombardia non poteva essere indifferente”.

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