Cronaca

Monitoraggio, numeri in calo ma quota 500 superata Sparisce passerella pedonale

Una decina di giorni fa, come qualche pendolare della linea Parma-Brescia ha rivelato e come si poteva notare, è stata smantellata una delle due pedane di passaggio dal primo al secondo binario, con conseguenti problemi in particolare per i disabili e non solo.

Nella foto un momento del monitoraggio e la passerella rimossa

CASALMAGGIORE – La terza parte del monitoraggio della stazione ferroviaria casalese organizzata dal Movimento 5 Stelle, Casalmaggiore la Nostra Casa e il Listone ha fatto registrare, dopo una prima polemica riguardante la creazione di un comitato di salvaguardia che ha escluso il comune e la sua maggioranza, qualche numero più basso del previsto. Un calo registrato venerdì e dettato da un fattore molto semplice. “Molti ragazzi – spiega Alessandro Manfredi dei 5 Stelle – hanno spiegato che alcuni corsi universitari a Parma sono chiusi questa settimana, dunque il flusso è naturalmente più basso. Prevediamo però un’impennata nella serata di venerdì, dato che dovrebbero esserci diversi rientri, in particolare da parte di chi magari lavora a Parma e torna a Casalmaggiore per il weekend”.

Alle ore 17.30, e tenendo conto che il monitoraggio chiude con l’ultimo treno di passaggio a Casalmaggiore attorno alle ore 22, con 29 convogli giornalieri in totale, i dati registrati parlano di 375 passeggeri. Siamo cioè lontani dai 546 utenti conteggiati in novembre e dai 568 di ottobre. Si è però vicini in proiezione a 500, la quota fatidica indicata da Rete Ferroviaria Italiana come soglia minima per non indebolire la stazione. Che intanto continua a perdere pezzi: una decina di giorni fa, come qualche pendolare della linea Parma-Brescia ha rivelato e come del resto si poteva notare, è stata smantellata una delle due pedane di passaggio dal primo al secondo binario, con conseguenti problemi in particolare per i disabili e non solo. Avanti di questo passo, tra un po’, sarà dura anche soltanto obliterare i biglietti, dato che una delle due macchinette è stata rimossa in una struttura che ha perso via via biglietteria, bar e in generale presìdi di vario tipo. Anche di sicurezza, tanto che c’è chi approfitta dell’assenza di controllori per prendersi una scorciatoia e arrivare in stazione fiancheggiando i binari.

Qualcuno suggerisce che, se non fosse per un discorso economico, sarebbe quasi meglio prendere un taxi e intanto l’opera di monitoraggio continua, con un piccolo cenno polemico: il Listone, infatti, come riportato giovedì dal nostro sito ha difeso le liste di Orlando Ferroni, che rappresentano solo una parte della maggioranza e definite disinteressate dal Movimento 5 Stelle. In realtà secondo la civica di Casalmaggiore, con Alessandro Rosa a fare da portavoce, Ferroni e i suoi si sarebbero in realtà sempre impegnati nel monitoraggio. Screzi a parte, l’intento è quello di non farne una questione meramente politica: il destino della stazione ferroviaria e dei pendolari casalesi è troppo importante per apporvi sopra un cappello.

AGGIORNAMENTO – Al termine del passaggio dei 29 convogli sono stati 501 gli utenti registrati, che hanno usufruito della stazione ferroviaria di Casalmaggiore nella giornata di venerdì 26 febbraio: l’impennata prevista in serata dunque c’è stata con molti pendolari probabilmente tornati alla base per il weekend dopo aver trascorso la settimana lavorativa (o di studio) a Parma o a Brescia. Superata dunque per la terza volta su tre (anche se in questo caso di poco) quota 500 indicata da Rfi.

Giovanni Gardani 

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