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La Pomì scopre la maledizione del quinto set

A N§ovara confermato il trend negativo degli ultimi tie break.

Foto Sessa
CASALMAGGIORE – Ormai possiamo chiamarla maledizione del quinto set: la Pomì ha perso, ancora una volta al tie break, spezzando l’incantesimo che l’ha vista vincente, negli ultimi quattro precedenti, con annessi Scudetto e Supercoppa Italiana, sulla Igor Novara. Da un lato il pro di una squadra che non si ferma mai, che cioè fa sempre punti e che infatti, tra campionato e Champions, solo una volta ha perso senza raccogliere nulla, con lo 0-3 di Modena. Dall’altro il contro: al tie break la Pomì arriva troppo spesso in rimonta, dunque dopo avere utilizzato energie – nel caso del PalaTerdoppio più nervose che fisiche, dato che la squadra arrivava da 10 giorni di riposo – e senza più la forza necessaria per prendersi i 2 punti. Tra campionato, Champions e Supercoppa, la Pomì ha giocato 10 volte il tie break, perdendolo in sei occasione e vincendolo, in regular season, solo con le piccole Firenze e Club Italia. Negli scontri diretti con Conegliano, andata e ritorno, con Novara appunto e con Scandicci, nulla da fare invece. La società se l’è presa con un arbitraggio poco adatto all’importanza della gara, contestando in genere un metro poco bilanciato e prima ancora una palla scabrosa assegnata a Novara nel secondo parziale. Barbolini ha fatto capire che alla Pomì manca qualcosa per essere al livello delle grandissime, come già aveva fatto Montichiari. Ma ha anche aggiunto che questa mancanza è “in questo momento”, sottolineando insomma che per i playoff c’è tutto il tempo per colmare il gap. Di certo a Novara s’è vista una squadra che è mancata in tanti fondamentali nei primi due parziali, ma che ancora una volta ha stupito per la voglia di non mollare un centimetri, conquistandosi se non altro un punto e togliendone uno a Novara, che così è rimasta dietro in classifica. Stesso discorso già visto con Conegliano.
Quasi a voler sottolineare che il momento non è dei migliori, ma nulla è compromesso, perché le sfide decisive stanno per arrivare: anzi, mentre in campionato Modena e Montichiari fanno un favore alle rosa costringendo al tie break – che torna sempre a conferma del grande equilibrio del torneo – sia Piacenza che Conegliano, incapaci così di scappare, ecco che mercoledì è già tempo di Coppa Italia: al PalaRadi arriva Scandicci, squadra insidiosa ma battibile, a patto di non distrarsi come in campionato, quando avanti 2-0 Casalmaggiore si fece superare, ovviamente al tie break, tanto per cambiare. Alla Pomì, esperta di finali, manca solo la final four di A1, dopo due tentativi falliti ai quarti con Modena e Busto. Che sia la volta buona? Arrivare in fondo alla Coppa Italia è un obiettivo dichiarato: mercoledì attorno alle 22.30 sapremo se sarà centrato o meno.
Giovanni Gardani

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