M5S critica e stuzzica giunta: "Bando Cariplo buttato E il Gal Oglio Po ha vinto"
"Lo scorso giugno avevamo già denunciato - insistono i pentastellati - che il bando sarebbe stato perso a causa della non novità del progetto presentato dal Comune di Casalmaggiore. Il restauro era necessario ma fuori tema".
CASALMAGGIORE – Il comune non ottiene il finanziamento dal bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo e il Movimento 5 Stelle va all’attacco: da un lato, come si legge tra le righe, per avere abbandonato un Gal, l’Oglio Po, che appoggiando Calvatone (premiato con il progetto Iris) ha ottenuto lo scopo; dall’altro perché il progetto è stato considerato inadatto al bando in sé, come era stato previsto dai 5 Stelle lo scorso giugno. Inutile dire che la polemica è destinata a rinfocolarsi, specie alla vigilia della presentazione, mercoledì sera alle 21 in Auditorium Santa Croce, delle linee guida del Gal Terre del Po a Casalmaggiore. Come noto, l’anno passato sono stati stanziati complessivamente 10 milioni di euro, di cui 7 messi a disposizione da fondazione Cariplo e 3 offerti da Regione Lombardia, al territorio di Cremona per iniziative ad alto valore non solo economico, ma anche simbolico per il territorio locale.
Ogni anno Fondazione Cariplo destina, a due province a rotazione, la somma di 7 milioni di euro per il sostegno di iniziative di particolare importanza. Gli interventi emblematici si concretizzano in progetti caratterizzati da un alto grado di complessità organizzativa, strutturale ed economica, ed affrontano problemi specifici di un territorio, sperimentando politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale, scientifico ed economico. “Mirano – come si legge nel bando stesso – ad un cambiamento delle condizioni di vita delle persone, attraverso un processo di progettazione e sperimentazione, gestito congiuntamente con altri soggetti pubblici e privati. In questo senso, gli interventi emblematici rispondono ai requisiti di esemplarità per il territorio e di sussidiarietà di intervento”
Secondo il Movimento 5 Stelle casalese “aver perso questo bando significa per Casalmaggiore aver perso una grande occasione: infatti l’iniziativa ruota di anno in anno sul territorio lombardo e, quindi, non sappiamo tra quanti anni si ripresenterà un’opportunità simile. Facciamo invece i complimenti a Fondazione Iris di Casteldidone che, con il Gal Oglio Po, ha ottenuto 2 milioni di euro; Gal che la nostra amministrazione ha deciso di abbandonare forse perché, seppur funzionante, non targato Lega”.
Da qui la prima scintilla polemica. “Lo scorso giugno avevamo già denunciato – insistono i pentastellati – che il bando sarebbe stato perso a causa della non novità del progetto presentato dal Comune di Casalmaggiore, che prevedeva il restauro del Torrione (cosa necessaria ma fuori tema) per l’ennesima sala conferenze. Un progetto ciclopico che non rispondeva alla richiesta di essere innovativo e sperimentale. Ribadiamo che a Casalmaggiore non serve un’altra sala conferenze, ne abbiamo già tante e poco utilizzate (visti anche i costi esorbitanti): tre a Santa Chiara, una all’Auditorium Santa Croce, una alla Casa del Mutilato, una alla biblioteca comunale, tutte realizzate con soldi pubblici. Senza considerare altre sale simili presso l’AVIS, il Centro Primavera, il Museo Diotti, la Fondazione Busi, Casa Zani e le varie sale degli oratori. Ci sembra evidente, quindi, che le priorità dovrebbero essere altre!”.
Già, ma quali priorità? “Manca una serie di percorsi pedonali e ciclabili sicuri sia in centro che nelle frazioni, una rete che unisca le scuole, il centro e le frazioni in sicurezza, manca un sistema di videosorveglianza efficiente e una palestra adatta alle elementari, una piscina pubblica e, infine, la tanto agognata tangenziale. Se Fondazione Cariplo non ha stanziato i soldi per il progetto di Casalmaggiore, lo dobbiamo all’arretratezza di idee dell’amministrazione comunale: se vi fosse una visione più ampia delle cose, si sarebbe potuto proporre di far diventare il Torrione un ostello inserendosi nel contesto della rete ciclabile VenTo per incentivare il cicloturismo, oppure puntare su un progetto didattico formativo e virtuoso come il progetto “Dea Minerva” che verrà intrapreso anche nelle scuole di Viadana. Il bando Cariplo sui progetti emblematici era chiaro: sperimentare politiche innovative in campo sociale, culturale, ambientale che mirano ad un cambiamento delle condizioni di vita delle persone attraverso un processo di sperimentazione; interventi che rispondono ai requisiti di esemplarità per il territorio. Dov’era qui l’innovazione, la sperimentazione e l’esemplarità?”.
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