Vento ritorna a Casalmaggiore "Comuni organizzino eventi Slow Up"
Di cosa si tratta? Di una sperimentazione, presa in prestito dalla Svizzera, mediante la quale riservare solo a bici e pedoni per un periodo di tempo gli argini e il tratto basso che collega Casalmaggiore a Sabbioneta.
CASALMAGGIORE – Il progetto Vento prosegue a grandi passi e, come abbiamo avuto di scrivere nei giorni scorsi, la Legge di Stabilità 2016 ha pure inserito il progetto ideato dal Politecnico di Milano tra quelli finanziati nell’anno solare. C’è chi sostiene Vento da tempi insospettabili, a Casalmaggiore, ossia il Comitato Slow Town, da sempre a favore del resto della mobilità sostenibile, degli utenti deboli della strada e in generale di percorsi ciclabili finalmente all’avanguardia.
Per questo motivo lo stesso Comitato ha già organizzato per la prossima primavera (si parla di fine maggio o inizio giugno, con data ancora da fissare) un nuovo passaggio della carovana Vento. Già in due occasioni le biciclette del progetto Vento, che collegherà Torino a Venezia mediante un’unica ciclabile lungo il corso del Po, avevano fatto sosta a Casalmaggiore. In un caso durante la sperimentazione iniziale di via Baldesio come zona 30, nel secondo invece per un convegno organizzato nel parchetto di via Italia, durante il quale erano state presentate tutte le positività del progetto per ambiente, salute e viabilità. Sempre il Comitato Slow Town, in via informale, sta cercando di spronare i comuni di Casalmaggiore, Viadana e Sabbioneta, interconnessi turisticamente e soprattutto cardini di un unico comprensorio che a loro guarda con interesse, con le rispettive Pro Loco ad organizzare un evento Slow Up.
Di cosa si tratta? Di una sperimentazione, presa in prestito dalla Svizzera, mediante la quale riservare solo a bici e pedoni per un periodo di tempo più o meno prolungato gli argini e il tratto basso che nella fattispecie collega Casalmaggiore a Sabbioneta. Senza dimenticare, lungo il percorso, forme di animazione e intrattenimento (come i gonfiabili ma non solo), anche per attirare i più giovani. Un’idea che, più che una positiva provocazione, è soprattutto uno sprone a farsi trovare pronti quando Vento arriverà nel Casalasco. Questa volta, pare, con notizie migliori sulla fattibilità del progetto.
Giovanni Gardani