Ex Furore, proseguono lavori di adeguamento per arrivo profughi
Nella foto i carabinieri sul posto durante i lavori
RIVAROLO MANTOVANO – Proseguono alacremente i lavori di adeguamento all’interno dell’ex discoteca Furore, tra Rivarolo Mantovano e Bozzolo. La struttura, destinata ad accogliere altri profughi oltre a quelli già arrivati un paio di mesi fa (si parla di una decina di unità), deve possedere le caratteristiche necessarie che la legge impone per la convivenza tra le persone. Oltre allo spazio minimo abitabile, è da verificare l’esistenza delle norme igieniche ed ambientali.
E’ questo il motivo della presenza di diverse persone giovedì mattina all’interno dei locali, tra cui i Carabinieri della Compagnia di Viadana, personale dell’Asl di Mantova, oltre al proprietario dell’edificio. Una referente della Cooperativa Olinda, che ha in carico i profughi, ha confermato lo scopo dell’incontro che si ripete con una periodicità settimanale proprio per adeguare l’ambiente alla permanenza di gente arrivata da Paesi lontani. Una permanenza che come è ormai noto ha una durata minima di un anno. Questo il tempo necessario alle istituzioni, finora, per stabilire chi abbia diritto di accoglienza e chi invece vada rispedito nella terra di origine.
Per questo motivo il personale della Cooperativa si fa carico periodicamente di trasportare gli ospiti a Brescia dove un’apposita commissione, attraverso controlli, verifiche e a volte con domande trabocchetto, riesce a stabilire l’esatta provenienza dei profughi. Nel caso di domande respinte vi è la possibilità del ricorso che prolunga l’attesa per un altro anno. Da qui la necessità di intervenire strutturalmente nei locali scelti dalle Prefetture per renderli confortevoli ed idonei. Così come sta avvenendo a Rivarolo dove un salone che accoglieva ogni sera clienti da ogni provincia estasiati davanti alle movenze delle ballerine di lap dance, viene trasformato ora in un Hub, ciò che in gergo viene definito come un luogo di smistamento per rifugiati in attesa di un’attribuzione giuridica e amministrativa.
Rosario Pisani
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