Cronaca

Il ritorno del gregge
lungo il Po. E non
mancano i controlli

Nella foto il gregge lungo l’argine a Fossacaprara

CASALMAGGIORE – Le pecore suscitano effetti suggestivi non solo negli allestimenti natalizi ma anche quando passano nei paesi dove non è solito vederle. Contemporaneamente però provocano interventi da parte delle Forze dell’ordine che evidentemente debbono far rispettare leggi e regolamenti. Lo scorso anno toccò ai Carabinieri “ammonire” il pastore bergamasco che con le sue 200 pecore è abituato a trascorrere il periodo della transumanza qui nel casalasco.

Sabato mattina attorno a mezzogiorno è arrivata la Polizia locale sull’argine, in quanto alcuni residenti avevano segnalato il gregge in golena dalle parti di Fossacaprara. “Pensavo fossero venuti a farmi gli auguri. Ma in mano non avevano né bottiglie e neppure il panettone” ha commentato scherzosamente all’arrivo dei Vigili il giovane pastore bergamasco. Aggiungendo che comprende benissimo i motivi che determinano quelle ispezioni, causate da chi, più in alto, fa le leggi. Ovvio che oltre alle esigenze di chi vuole far mangiare un po’ di erba al suo allevamento va considerato pure il diritto dei proprietari dei campi che non vogliono subire danni e disagi.

Ad ogni modo il gregge, composto da pecore, un cavallo e due somarelli bianchi, dopo aver attraversato l’argine all’altezza della discesa per Fossacaprara, ha proseguito verso Viadana dove il pastore continuerà il tragitto sino a raggiungere, dopo il fiume Po, anche l’Oglio. Un po’ al freddo e un po’ nella vecchia roulotte trainata da una jeep. In attesa della primavera quando rientrerà sulle montagne di casa.

Rosario Pisani

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