Coldiretti, la guerra
del latte è totale
tra Cremona e Roma

Nella foto due momenti della protesta a Cremona e Roma
CREMONA – La battaglia a difesa del vero latte italiano ha fatto tappa in piazza Stradivari a Cremona: per l’intera mattinata Coldiretti Cremona, in collaborazione con Latteria Soresina, ha distribuito ai cittadini centinaia di litri di latte delle stalle del territorio, proseguendo nell’azione di informazione ai consumatori che nei giorni scorsi – dopo l’assedio al centro distribuzione Lactalis di Ospedaletto Lodigiano – ha visto migliaia di allevatori davanti ai supermercati di tutto il Paese, con l’obiettivo di far conoscere i motivi della mobilitazione a difesa del latte italiano, per impedire la chiusura delle stalle e gli effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito dell’uscita straordinaria (che prosegue fino alle ore 19) del Mercato di Campagna Amica in piazza Stradivari, nella Festa del patrono sant’Omobono. Ai cittadini è stato consegnato un documento nel quale si sottolineano le ragioni della battaglia per un giusto prezzo del latte. “Oggi solo una busta di latte UHT su 4, vendute in Italia, contiene latte italiano – ha denunciato Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Si sostituisce nei formaggi venduti come italiani il nostro latte con latte di provenienza sconosciuta, senza l’indicazione dell’origine in etichetta e senza trasparenza sugli ingredienti utilizzati.” “Mentre le nostre stalle chiudono, le industrie utilizzano semilavorati di provenienza straniera (cagliate, caseine e caseinati) per produrre formaggi, yogurt e mozzarelle, spacciandoli per Made in italy. Una mozzarella su due consumate in Italia oggi è prodotta con cagliate straniere. Per questo la nostra battaglia per avere l’origine in etichetta, e per garantire un giusto prezzo al nostro giusto latte, prosegue ad oltranza” ha aggiunto il Direttore Tino Arosio.
Nella stessa mattinata, davanti alla sede dell’Antitrust a Roma, gli allevatori della Coldiretti hanno rovesciato polvere di latte, il simbolo del ricatto degli industriali che sottopagano il latte italiano al di sotto dei costi di produzione dopo aver tentato il colpo di mano per chiedere il via libera all’uso della polvere di latte nei formaggi e yogurt Made in Italy. Il dossier sulla situazione di squilibrio contrattuale dei produttori lattiero-caseari in Italia, che contiene un’ampia sintesi dei costi di produzione e dei prezzi di consumo, è stato consegnato, acquisito e registrato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (Agcm) i cui vertici hanno assicurato il pronto e rapido interessamento degli Uffici per l’esame della pratica, con l’impegno a concluderlo nei primi giorni di dicembre.
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