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Alla scoperta del Police,
la vigilia tra shopping
e studio della Pomì

Nella foto il pullman del Chemik Police targato Pomì per la trasferta italiana e Wolosz in un momento di relax

CREMONA – La vigilia del Chemik Police, campione di Polonia in carica, protagonista della final four di Champions organizzata in casa lo scorso anno e già vincitore di 6 gare su 6 in campionato, della Supercoppa Polacca e dell’esordio di Champions, prima del match del PalaRadi? Passata a fare shopping, la mattina di martedì prima dell’allenamento del pomeriggio al PalaRadi. O questa almeno è la rivelazione di mister Giuseppe Cuccarini, italianissimo così come ben 11 tecnici sui 22 che partecipano alla Champions, a conferma della forza e della tradizione della scuola tricolore.

E’ un match che vale tanto, che pesa per la Pomì perché giocare in casa dà maggiore responsabilità ma anche per il Police, che dopo la sfida di Cremona affronterà per due volte di fila sotto rete l’Eczacibasi di Istanbul, campione in carica e incarognita dall’inatteso ko in gara-1 proprio con la Pomì. Le polacche, guidate in regia da Joanna Wolosz, vecchia conoscenza del campionato italiano (ha giocato le ultime due stagioni a Busto Arsizio) alloggiano all’Hotel Palace di Costa Sant’Abramo, dove sono arrivate lunedì in tarda serata per un ritardo dell’aereo. Scortate fino in albergo dal pullman della stessa Pomì, messo a disposizione dal club rosa come da regolamento, le ragazze di coach Cuccarini hanno pensato di spendere la mattinata libera nel vicino centro commerciale, anziché in un tour per la città del Torrazzo. Souvenir dall’Italia, anche se ovviamente il regalo più grosso dovranno cercarlo sul campo nella sfida che vale il primo posto. “Ogni partita della Champions è a suo modo decisiva – spiega Cuccarini – perché va vista come una corsa a tappe, dove se sbagli un passaggio poi rischi grosso. Di sicuro peseranno di più gli ultimi punti e dunque le ultime sfide del girone, ma dato che sia noi sia la Pomì siamo partiti beni, allora è giusto provare ad anticipare i tempi”.

Di sicuro Cuccarini ha studiato bene la Pomì. “Ho parlato con le ragazze, spiegando che si tratta di una squadra che già era forte l’anno scorso e infatti s’è affermata in un campionato come quello italiano, che sta peraltro riacquistando valore. Soprattutto la Pomì ha una rosa che dove è stata cambiata è rimasta dello stesso livello oppure si è rinforzata”. Sfida insomma molto incerta, dunque, il massimo per la prima volta di Cremona nell’Europa che conta. “Mi aspetto una gara molto combattuta, anche perché conosco bene Massimo Barbolini e so che le sue squadre concedono pochissimo, nel senso che sbagliano davvero il minimo e sono impostate molto bene tatticamente. Mi aspetto equilibrio e credo di non sbagliare se pronostico una partita che sarà decisa da pochi scambi e poche azioni, le ultime di ciascun set: prevedo insomma un arrivo in volata in tutti i parziali. E sono convinto che il pubblico si godrà una bella partita”.

L’augurio di tutti, magari però con annessi 3 punti rosa: perché tra Casalmaggiore e Cremona le prime volte sin qui hanno sempre detto bene…

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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