Cultura

Società Storica celebra
VI centenario della
dedizione di Viadana

VIADANA – Ci sono scelte, azioni o accordi adottati a livello politico che possono essere determinanti per il destino di una comunità, una città, uno Stato nei secoli a venire. È questo sicuramente il caso del passaggio del marchesato di Viadana avvenuto nel 1415 dalla dominazione dei Cavalcabò a quella dei Gonzaga. Passaggio avvenuto quando la nobile famiglia Cavalcabò, che esercitava la signoria su Cremona, discendente dagli Obertenghi, la cui dinastia risaliva al sec. X, iniziava il suo declino politico, a fronte invece dell’ascesa della potenza dei Gonzaga di Mantova. In seguito a ciò Viadana usciva dal contesto del contado cremonese, per passare sotto la diretta influenza del futuro ducato gonzaghesco. Ma come avvenne il passaggio da un dominio all’altro? È questo uno dei temi cruciali per la storia di Viadana che la giornata di studio Il destino di una comunità: la dedizione di Viadana ai Gonzaga (1415) in occasione del VI centenario intende affrontare. Già in passato i cronisti del Settecento e gli storici a partire dall’Ottocento, in primis il viadanese Antonio Parazzi, hanno affrontato la questione, in mancanza di fonti documentarie specifiche univoche, elaborando ipotesi tra loro contrastanti. Il termine più usato è quello della dedizione, adottato anche nel titolo del convegno, che lascerebbe intendere la volontà dell’antica Comunità di Viadana di sottomettersi al Gonzaga, pur volendo mantenere le immunità ed esenzioni fiscali già godute sotto i Cavalcabò. Tuttavia da alcune fonti sappiamo che vi furono degli scontri armati nella campagna viadanese, sulla strada che conduceva a Mantova. Un cronista addirittura riporta che il marchese Ugolino Cavalcabò, uno dei cugini signori di Viadana come condomini, sarebbe stato ucciso in quell’occasione; affermazione non vera in quanto venne ucciso nel 1406. Altro tema conduttore sarà quello degli effetti che tale avvenimento storico determinò sulle condizioni sociali ed economiche del marchesato di Viadana, che ai primi del Settecento in una relazione del Magistrato Camerale di Mantova, veniva definito «il luogo più grande e magnifico del Mantovano». Questi temi saranno affrontati nel quadro più generale dei giochi politici e delle relazioni diplomatiche tra gli emergenti stati regionali del nord Italia. Saranno infine trattati anche aspetti specifici dell’ordinamento giuridico, della cultura e dell’arte del quattrocento viadanese. Il convegno sarà presieduto dal prof. emerito Giorgio Chittolini, docente di storia medievale e moderna, ora membro dell’Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova. La giornata di studio è stata organizzata dalla Società Storica Viadanese, che, fin dalla sua nascita ha dedicato particolare attenzione alla celebrazione di anniversari importanti per la storia di Viadana, dedicandovi convegni o studi specifici divulgati poi attraverso il bollettino annuale “Vitelliana”. La giornata di Studio si terrà presso il MuVi. Hanno a concesso il patrocinio, il Comune di Viadana, il Comune di Mantova, l’Archivio di Stato di Cremona, l’Archivio di Stato di Mantova, il Gal Oglio-Po, la Società Storica Cremasca, la Società Storica Cremonese, l’Istituto mantovano di storia contemporanea e l’Accademia Virgiliana di Mantova.

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