Casa Lana, l’avventura
Casalmaggiore-Tbilisi
si svela e raccoglie fondi

Nella foto un momento della cena e la targa sull’ambulanza che arriverà a Tbilisi
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Le tappe già si conoscevano, già ve le avevamo svelate: partenza da Casalmaggiore il prossimo 11 settembre e arrivo in Georgia, a Tbilisi, il 17, passando naturalmente, dopo il traghetto a Brindisi, per Grecia e Turchia. 3500 chilometri di speranza per regalare a chi ha bisogno un’ambulanza certo non nuova di zecca ma fresca di revisione e dunque pronta a fare ancora il proprio dovere.
Dunque, a cosa è servita la cena di giovedì sera a Casa Lana, Vicomoscano, davanti a un’ottantina di commensali? In primis a presentare a chi già non li conoscesse Gherardo Poli e Giovanna Zanimacchia, compagni di vita e avventura, che ai grandi viaggi sono abituati e che da anni, grazie anche al meccanismo delle adozioni a distanza e alla vicinanza con la Caritas Children di Parma, giovedì rappresentata dal presidente don Matteo Visioli, hanno conosciuti territori poveri e bisognosi, spendendosi sempre in prima persona, come volontari. Con loro anche i due ragazzi georgiani che li seguiranno nel viaggio, Beka Eradze e Alexansdre Badgasarovi, che chiamano “zii” Gherardo e Giovanna, conosciuti proprio in uno dei tanti viaggi precedenti della coppia.
La cena, a base di torta fritta e salumi, e non solo, per un costo di 10 euro a persona andato poi in beneficenza (senza scordare che l’offerta era libera e dunque poteva lievitare ulteriormente), è stata soprattutto preziosa per conoscere i retroscena di questa avventura. “Tutto è nato un anno e mezzo fa – ha ricordato Gherardo – quando per scherzo dissi a Claudia Taddei, presidente di Padana Soccorso che se avesse dismesso un’ambulanza l’avrei presa come regalo volentieri”.
Battute o no, l’episodio si è verificato e la Padana Soccorso, giovedì sera presente col vicepresidente Aldo Boroni Grazioli, l’ambulanza l’ha donata per davvero. In primis Poli e Zanimacchia pensavano di portare il mezzo in Eritrea, dove però spirano ancora venti di guerra e dove, soprattutto, non sono ammessi mezzi superiori ai 5 anni di “anzianità” e quell’ambulanza, presente giovedì con tanto di targhetta a ricordare il viaggio, di anni ne ha già undici. Da lì la scelta della Georgia, dove l’ospedale locale, quasi certamente nel villaggio di Eshtia, sceglierà poi dove piazzare e come utilizzare il mezzo.
Per il quale sono arrivati tutti i documenti, alcuni a tempo di record, come il lasciapassare, il Carnet du Passage, per il territorio greco ottenuto giusto giovedì mattina dall’Aci Reggio Emilia in pochissimi giorni, quando di solito servirebbe un mese. Insomma un viaggio contro il tempo, reso possibile anche grazie ai tanti sponsor locali, e un percorso sfiancante, per evitare trasporti con il container che sarebbero decisamente troppo costosi. Una sfida anche alla fatica, ma per fare del bene: missione che Poli e Zanimacchia non hanno mai smesso di inseguire nei loro viaggi per il mondo.
Giovanni Gardani
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