Assalto a Casa Zani:
maxi furto e
devastazione
Nella foto, la devastazione a Casa Zani
CASALMAGGIORE – “Mi hanno svaligiato la casa facendo passare tutti e tre i piani della residenza”. Sconcertato, quasi senza ancora rendersi conto di quello che era successo, il Maestro e compositore Giacomo Zani ha accolto i Carabinieri martedì mostrando cosa era capitato durante la sua assenza. Il famoso musicista, è stato anche direttore artistico dei teatri di Lucca e Catania oltre che consulente per la casa editrice Sonzogno, si era assentato domenica pomeriggio per recarsi a Milano con la sua consorte. Martedì pomeriggio com’è rientrato a casa, nella bella villa Liberty che tra l’altro ha donato al Comune di Casalmaggiore, ha trovato il disastro. Passando da un cancelletto che dà sulla provinciale Asolana, i ladri sono entrati nel grande parco e poi forzando una tapparella sono penetrati nelle stanze facendole passare dal piano terra sino alla soffitta. “Stiamo ancora facendo un inventario di quello che manca ma posso dire che il danno è ingente. Per prima cosa hanno portato via tre pellicce di mia moglie che da sole varranno circa 30 mila euro. Poi sono arrivati alla cassaforte, smurandola con colpi di martello. All’interno c’era un’altra cassetta di sicurezza in acciaio. Per aprirla sono andati in garage da cui hanno prelevato un mio trapano elettrico. Attraverso il foro praticato si sono così impossessati di una cifra in contanti di circa 300-400 euro”. Ma non è finita, i malviventi poi hanno afferrato un computer e altre apparecchiature elettroniche di un certo valore portandole via. “Non si sono però accorti di un binocolo di costo elevato rimasto sulla tavola. Fortunatamente non hanno nemmeno toccato tutti i miei spartiti con le opere dirette in cinquant’anni di carriera”: si consola Zani. Lungo sopralluogo martedì pomeriggio dei Carabinieri di Casalmaggiore che sono arrivati con due pattuglie dalla vicina caserma. I militari hanno voluto sentire le famiglie che abitano nei pressi nel caso si fossero accorti di qualche cosa di strano nei due giorni in cui il Maestro era rimasto fuori casa con la consorte. Alcuni mobili d’epoca di notevole valore sono rimasti al loro posto, forse perché, disturbati, i ladri hanno dovuto andarsene o forse anche perché scarsi intenditori di antiquariato.
Rosario Pisani
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