Ambiente

Esemplare di Martin
Pescatore ritrovato dalle
Gev e curato al Cras

Nella foto l’esemplare di Martin Pescatore recuperato e le Gev Storti e Vezzoni pronte al trasporto

CASALMAGGIORE – Non si può dire che sia una presenza rara dalle nostre parti, trattandosi di un piccolo uccello che ama l’acqua dolce e infatti prolifera proprio in tutta l’Europa meridionale lungo i grandi fiumi. Certo, gli anni scorsi la sua presenza era sicuramente più importante, anche numericamente, e comunque quello che Luigi Aroldi, casalese doc, non poteva immaginarsi era di ritrovarsi un Martin Pescatore, con i suoi splendidi colori caratteristici, vicino alla sua vecchia cascina tra Fossacaprara e Vicomoscano, dunque in una zona abitata. E’ accaduto sabato attorno a mezzogiorno, quando l’uomo ha notato tra l’erba movimenti rapidi e sospetti e colori vivaci, che lo hanno subito colpito. Il Martin Pescatore non riuscita probabilmente a volare, pur non essendo ferito, e come è stato poi appurato aveva un solo mese di vita. L’animale, sperduto, era probabilmente uscito dal nido e non era più stato in grado di rientrare o di farsi soccorrere dalla mamma.

Per questo Luigi Aroldi s’è rivolto a una delle Guardie Ecologiche Volontarie operanti a Casalmaggiore, Renzo Storti, che ha poi avvertito il coordinatore Carlo Gardani: da lì le chiamate a Lipu, Anpana e a Luciano Vezzoni, guardia zoofila oltre che Gev. La decisione è stata immediata: conoscendo l’abilità, la perizia e la cura con cui opera il Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) di Calvatone, il piccolo esemplare, tenuto in gabbia durante il trasporto, è stato condotto proprio al centro, dove è stato sfamato con pesce, del quale è ghiotto, e omogeneizzati. Le stesse Gev avevano provato poco prima a sfamare l’uccello senza fortuna. Ora l’esemplare verrà curato al Cras e poi restituito, una volta che sarà pronto per volare, alla natura.

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