Sindaci mantovani
scrivono a Maroni:
due non firmano
Nella foto, Palazzo Lombardia
VIADANA – Un documento che rivendica la dimensione territoriale del distretto sanitario, riconoscendo l’accorpamento di quello viadanese e casalasco ma sotto l’ala di Mantova e non di Cremona. Una lettera spedita lunedì a Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, Assessore regionale alla salute e Fabio Rizzi, presidente della commissione sanità, rimasta inascoltata. Una missiva firmata dalla maggioranza dei sindaci mantovani: del comprensorio Oglio Po sono però due le assenze illustri, che hanno fatto da subito discutere. La prima è quella del sindaco di Viadana, il leghista Giovanni Cavatorta. La seconda è del primo cittadino di Commessaggio Alessandro Sarasini. Presenti gli autografi di Giuseppe Torchio (Bozzolo), Raffella Zecchina (Canneto sull’Oglio), Vincenzo Madeo (Dosolo), Loris Contesini (Gazzuolo), Carlo Alberto Malatesta (Marcaria), Pino Baruffaldi (Pomponesco), Massimiliano Galli (Rivarolo Mantovano), Aldo Vincenzi (Sabbioneta), Alessio Renoldi (San Martino dall’Argine). Questo il testo della missiva, integrale, del documento
Oggetto: Riforma della sanità lombarda e sistema sanitario Mantova – Cremona
Chiarissimo Signor Governatore,
Chiarissimo Signor Assessore della sanità,
Chiarissimo Signor Presidente della Commissione III,
in relazione alla legge di riforma della sanità lombarda, attualmente in fase di votazione presso la Commissione Consigliare III ed in particolare in previsione del voto in Commissione III in data 29 giugno p.v. relativo alla cosiddetta “zonizzazione” delle
articolazioni territoriali delle ATS e delle ASST previste dagli articoli 6 e 7 Legge riforma sistema sanitario e relativo all.1) facciamo presente che:
1) la zonizzazione prevista dall’allegato 1), subemendamento 297 a firma Rizzi e Capelli depositato in data 15 giugno 2015 prevede un indebolimento e grave pregiudizio di tutto il sistema sanitario mantovano a scapito di quello cremonese. Ciò costituisce intollerabile ingiustizia e disparità di trattamento;
2) la provincia di Mantova ha un maggior numero di abitanti (415.000) rispetto a quella Cremonese ( 361.000) e confina con le regioni Veneto ed Emilia Romagna, fatto questo che la rende presidio determinante per evitare le fughe dei pazienti verso le altre Regioni e i loro nosocomi. In questa ottica i territori del Casalasco e Viadanese devono essere particolarmente tutelati e presidiati, tenuto conto che il 60% della utenza dell’ospedale Oglio Po è costituito da abitanti della provincia di Mantova. La popolazione del Casalasco è di 39.000 abitanti mentre quella del Viadanese è superiore ai 46.000 abitanti.
Inoltre l’ospedale di Bozzolo è stabilimento del PO di Asola ed eroga prestazioni a utenti dei distretti di Mantova e Asola ed anche del distretto di Casalmaggiore e Viadana.
Il subemendamento 297 allegato 1) non tiene conto di nessuna di queste peculiarità e quindi va cassato perché errato.
Tenuto conto delle osservazioni che precedono una prima ipotesi di zonizzazione potrebbe essere quella che prevede la Ats Mantova – Cremona con sede a Mantova. Quanto alle ASST: ASST di Cremona comprendente la provincia di Cremona tranne distretto ASL di Casalmaggiore; ASST di Mantova comprendente la provincia di Mantova e il distretto ASL di Casalmaggiore
Rientranti nella Ats della Valpadana comprendente le province di Mantova e Cremona
3) al fine di definire un bacino di utenza coerente con la riorganizzazione in atto pari a più di 600.000 abitanti per valorizzare le alte specialità presenti a Mantova e Cremona come previsto nel Decreto del Ministro della Salute n.70 del 2 aprile 2025,
andrebbe anche prevista una riunificazione dei distretti del Viadanese e Casalasco in una aggregazione territoriale riconducibile alla sede di Mantova. Seconda ipotesi di zonizzazione potrebbe essere quella che prevede la Ats come prevista dall’attuale subemendamnento 297 allegato 1.
Quanto alle ASST:
ASST di Mantova e Cremona con sede a Mantova, comprendente la provincia di Mantova e Cremona tranne il distretto ASL di Crema ( Cremona ) rientrante nella Ats della Valpadana (con sede a Cremona) comprendente la provincia di Mantova e
Cremona tranne il distretto ASL di Crema ( Cremona)
4) in relazione al maggior numero di abitanti della provincia di Mantova e al fatto che è confinante con regione Emilia Romangna e Veneto ed in applicazione del principio di sussidiarietà ed in prosecuzione e sviluppo delle forme di collaborazione
sviluppate tra le attuali AO di Mantova e Cremona si potrebbe formulare una terza ipotesi:
• ATS Valpadana comprendente province di Mantova e Cremona
• ASST di Cremona comprendente la provincia di Cremona
• ASST di Mantova comprendente provincia di Mantova
• Rientranti nella Ats della Val Padana
Le ipotesi di zonizzazione formulate nei punti 2) , 3) e 4) che precedono sono fornire alle S.V. Il.me per dimostrare la volontà di collaborazione e di proposta costruttiva di questo territorio mantovano.
Tuttavia i sottoscritti chiedono, quale prima istanza, che la suddivisione in zone venga sospesa e rinviata ad un momento successivo all’approvazione della Legge di Riforma della sanità calendarizzata in aula per la metà del mese di luglio 2015 ed in particolare chiedono venga riservata alla fase attuativa della riforma, durante la quale sarà possibile un confronto positivo e costruttivo su tutti i territori regionali e con tutti i soggetti pubblici e privati variamente interessati alla stessa.
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