Ad Expo 2015
la pizza da record
è in salsa casalasca
Nella foto, il Consorzio Casalasco del Pomodoro
RIVAROLO DEL RE – Pomì parteciperà all’appuntamento più importante della settimana mondiale del Pomodoro ad Expo: sabato 20 giugno sarà realizzata una pizza record. Un chilometro e mezzo di lunghezza per oltre 30mila tranci, 5 tonnellate di peso, cotta grazie a 5 forni mobili su una gigantesca teglia collocata lungo il Decumano di Expo 2015. L’evento, organizzato dall’associazione “Settimana mondiale del pomodoro”, tenterà ufficialmente di battere il Guinness dei primati. Pomì, fra i maggiori sostenitori dell’iniziativa, non poteva mancare alla giornata dedicata al piatto italiano più conosciuto al mondo. Il marchio storico 100% italiano, di proprietà del Consorzio Casalasco del Pomodoro, rappresenta, infatti, la filiera del pomodoro ad Expo all’interno dello spazio Coldiretti nel Padiglione Italia e con la sua passata porta da sempre il sapore autentico dell’oro rosso made in Italy in oltre 50 Paesi in tutto il mondo: più del 60% della produzione a marchio Pomì e Pomito, infatti, è destinata ai mercati esteri in Europa, America settentrionale e centrale, Africa e Asia (medio ed estremo oriente). Dal 1 giugno 2015, inoltre, Pomì partecipa all’Albero della Vita raccontando i valori cardine su cui si fonda la propria attività. Qualità made in Italy, Sostenibilità certificata, Benessere per le persone e il territorio.
Il Consorzio Casalasco del pomodoro, con un fatturato di oltre 200 milioni di euro, associa più di 300 aziende agricole, ubicate tra Parma, Piacenza, Cremona e Mantova che coltivano a pomodoro circa 4.500 ettari di terreno per una produzione complessiva di 350.000 tonnellate di pomodoro fresco, e ha dato vita ad un vero e proprio sistema integrato di filiera mantenendo un legame forte con il territorio. La materia prima è lavorata immediatamente dopo la raccolta negli stabilimenti limitrofi ai campi di coltivazione, seguendo un percorso breve dal campo alla tavola. Una filiera corta e certificata in ogni fase, che assicura la massima qualità e tracciabilità della materia prima, dal seme al prodotto finito. Con Pomì, marchio storico, 100% italiano, di proprietà dell’azienda, la passata di pomodoro italiana arriva in oltre 50 Paesi in tutto il mondo: più del 60% della produzione a marchio Pomì e Pomito, infatti, è destinata ai mercati esteri in Europa, America settentrionale e centrale, Africa e Asia (medio ed estremo oriente).
© RIPRODUZIONE RISERVATA