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Rugby, la vittoria
di Viadana: la “prima”
mondiale è da urlo

Nella foto la tribuna principale gremita e una fase di gioco da bordo campo tra Nuova Zelanda e Irlanda

VIADANA – Ufficialmente i tagliandi staccati sono stati 3100. Ma la verità è che la terza giornata dei Mondiali under 20 di Rugby, la prima giocata (mercoledì) allo Stadio Zaffanella di Viadana per uno storico esordio, è stata un grandissimo successo. “Ci aspettavamo parecchia gente – dicono gli organizzatori – ma forse non così tanta”. Sì, perché alla fine un dato molto più credibile di quello ufficiale comunicato recita 4500 spettatori, che hanno assiepato i tre lati delle tribune dello stadio del rugby locale per assistere al meglio della palla ovale giovanile mondiale.

Del resto, per comprendere che non sarebbe stata una giornata e una serata qualcuna, è stato sufficiente osservare chi ha cercato parcheggio nelle vie laterali dell’impianto sportivo, arrivando a piazzare l’auto in qualche caso anche a un chilometro di distanza. Il calendario ha sicuramente favorito l’afflusso e il caso particolare di Viadana sta proprio nel fatto che già al pomeriggio gli spettatori erano parecchi. 2500 presenza registrate per Inghilterra-Francia, non una partita qualunque e banale non è stato nemmeno il risultato, con i Campioni in carica superati dai francesi ma comunque ripescati come migliore seconda delle tre pool, dunque in semifinale.

Roberto Santamaria, capitano del Rugby Viadana, ha così benedetto una giornata storica per l’impianto che solitamente ospita le sfide di Leonero: “Credo sia una giornata speciale per tutti, le partite sono state intense (da ricordare anche, alle ore 18.30, Giappone-Galles, stravinta dai britannici che hanno evitato l’ultimo posto, ndr) e il livello di gioco è stato davvero alto, è stato un bello spettacolo. Poi ovviamente gli All Blacks portano tante persone, perché garantiscono qualità al nostro gioco e lo rendono spettacolare. La Nuova Zelanda è l’ovvia favorita, ma il Mondiale è una competizione lunga e questi sono ragazzi giovani. Vediamo come riusciranno a mantenere le energie a livello mentale. Di sicuro la semifinale con la Francia sarà tosta, anche perché gli All Blacks storicamente soffrono i transalpini per il loro modo di giocare”.

Ha gongolato anche Gianni Fava, oggi assessore all’Agricoltura che più volte ha sottolineato la forte volontà di fare approdare anche nella piccola Viadana un evento tanto importante. “E’ stata una festa di popolo, perché qui a Viadana oggi c’è davvero il mondo: la gente voleva il grande evento e l’ha avuto, rispondendo al meglio – spiega l’assessore – . E’ stata una scommessa vinta anche da Regione Lombardia, grazie proprio e soprattutto alla risposta del pubblico: peraltro Viadana ha dimostrato di avere strutture all’altezza per i grandi eventi. Una risposta di pubblico di questo tipo è difficile da riscontrare anche in ambito anglosassone dove c’è più tradizione”.

Un successo non scontato nello stadio da 6mila posti dello “Zaffanella”, ripetono da queste parti, tra le file per i panini e le birre, l’impegno di centinaia di volontari, il silenzio rispettoso e magico prima della Haka dei Baby Blacks, che naturalmente sono stati l’attrazione principale, capace di piegare l’Irlanda, di rispettare il pronostico, di prendersi primo posto e semifinale con la Francia (l’altra sfida è Sudafrica-Inghilterra). Alla fine, prima del terzo tempo tra concerti e gastronomia locale nel piazzale antistante lo stadio, caccia al selfie con i campioni del futuro per un’invasione di campo che ha spinto lo speaker a richiamare più volte gli spettatori. Mentre Tana Umaga, mitico All Blacks oggi inserito nello staff tecnico dell’under 20, vent’anni dopo avere indossato la maglia del Rugby Viadana, è tornato a casa, ricevendo una targa ricordo tra gli applausi convinti del pubblico. Un pubblico che ora attende le semifinali (lunedì) e le finali (sabato) di consolazione: l’Italia però giocherà a Calvisano e, dopo essere giunta ultima nel suo girone, dovrà vincere con l’Argentina o, nel caso peggiore, con la perdente di Giappone-Samoa (questa seconda àncora di salvezza, ossia la finale per l’11esimo posto, è fissata proprio a Viadana), per restare nel ranking che conta della palla ovale.

Giovanni Gardani

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