Federici ribadisce:
“No apparentamenti e
chiudiamo col passato”
Nella foto, le liste a sostegno di Federici
VIADANA – Archiviato il primo turno elettorale, i candidati sindaco rimasti in corsa per la poltrona viadanese si dividono: Giovanni Cavatorta apre al dialogo con le altre forze politiche, Nicola Federici ribadisce la volontà di non fare accordi in vista del ballottaggio. “Ringraziamo tutti quelli che hanno creduto e credono nel nostro progetto e nelle nostre idee”: così il candidato del Pd, che plaude all’impegno anche degli avversari per aver avuto “la capacità di smuovere Viadana”. Per Federici “sono stati giorni di riflessione, ascoltare la pancia e reagire d’istinto ci porterebbe a commettere errori. Siamo al ballottaggio, 1450 voti da recuperare sono tanti ma ci possiamo riuscire, anzi ci riusciremo”.
Una “grande sfida”, per dirla con l’uomo del Pd, che denuncia come “la macchina del fango” sia già ripartita: “Sui social e attraverso telefonate ad personam è iniziato il nuovo attacco sul passato, come sulle presunte inflitrazioni. Ma facciamoci una domanda, visto il risultato e il calo del PD, ma se nel partito c’erano tutte queste infiltrazioni della mafia ora dove sono finiti questi voti? Visto il risultato sicuramente non da noi. Chiaro quindi l’intento di giustificare o di creare dei presupposti per non far votare Federici e magari di votare a destra, di votare quel movimento che mesi fa era a Roma a manifestare al fianco di Casapound, magari attraverso accordi strani che di politico non hanno niente dove il candidato sindaco rimane moderato e non si schiera, ma altre persone a lui più o meno vicine, anche di altri partiti, attraverso accordi sottobanco neanche da prima repubblica, fanno il lavoro sporco di sistematica diffamazione”.
“Noi non preoccupiamoci degli altri – così Federici ai suoi -, rispettiamo gli avversari e guardiamo avanti e guardiamo ai cittadini, il nostro programma è chiaro ed è una scommessa sul futuro della nostra comunità. Ora manteniamo quello che abbiamo detto in campagna elettorale se vinciamo entreranno 7 consiglieri su 10 alla loro prima esperienza, e scollegati completamente dagli equilibri del passato”. Ecco le priorità del Pd: “No apparentamenti. Confronto con tutti i candidati sindaci e le forze politiche a loro sostegno sui punti di programma e le cose da fare, da integrare o modificare con le sensibilità e le proposte politiche di chi è rimasto fuori dal ballottaggio. Squadra di giunta competente e con discontinuità dal passato quindi completamente rinnovata che sarà interamente nominata prima del ballottaggio. Far tornare a Viadana alla normalità del confronto politico costruttivo e che possa portare all’unità d’intenti utile per il territorio”.
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