Martignana: minoranza
vuole commissario,
Gozzi si difende
Nella foto il comune di Martignana
MARTIGNANA DI PO – “Il comune di Martignana? Adesso è a serio rischio commissariamento”. Ad annunciarlo è, al termine del consiglio comunale di giovedì scorso, il gruppo consiliare di minoranza che fa capo a Domenico Fazzi, dopo avere appreso i dati forniti dal sindaco Alessandro Gozzi proprio nell’ultima seduta. Nel dettaglio entra Anna Pasquariello, esperta in materia economica, che così sintetizza i seri problemi sorti nel comune Casalasco, che già nei mesi scorsi presentò una situazione di sbilancio tra entrate e uscite e sulla spesa corrente.
“Dai dati che il sindaco ha presentato – spiega Pasquariello – risulta che il comune ha sforato per ben 137mila euro i limiti del Patto di Stabilità. Non solo: si assiste anche ad uno sbilancio di 80mila euro sulla spesa corrente, dunque le uscite hanno superato di gran lunga le entrate”. Sempre secondo Pasquariello “la sanzione derivata dal mancato rispetto del Patto di Stabilità è triplice: si andrà verso la riduzione del 30% dell’indennità degli amministratori, ma vi sarà pure il divieto di assumere collaboratori anche in forma Co.co.co., il che significa, a quanto sappiamo, che il comune dovrà ora licenziare due persone che lavorano a tempo determinato negli uffici comunali. Infine, vi sarà una restrizione forte sugli investimenti per i prossimi anni”.
Per questo motivo le forze di minoranze “dopo quattro esposti presentati dall’agosto 2014” precisa Pasquariello, hanno ottenuto un incontro in Prefettura a Cremona con il viceprefetto Roberta Verrusio. “Resta da definire la data – spiegano dalla minoranza – ma è questione di giorni e a quell’incontro saranno presenti anche il segretario e il sindaco. In questo modo Gozzi dovrà dare qualche risposta che non ha fornito in consiglio comunale”.
Una prima risposta il sindaco Alessandro Gozzi la fornisce al nostro giornale. “Abbiamo sforato il Patto di Stabilità, soltanto per poter pagare fatture per rientrare dal debito pregresso. Non stiamo facendo investimenti perché è tutto bloccato, ma stiamo lavorando e abbiamo un piano ben preciso: ci contestano perché non lo abbiamo presentato nel dettaglio, ma lo faremo nel prossimo preventivo, a fine maggio. Intanto però abbiamo iniziato a darci da fare e con il primo dei tre anni di lavoro rientreremo di 101mila euro su 300mila. Sono anche convinto che potremo bruciare i tempi, specie se dovessero verificarsi interventi straordinari, che sveleremo più avanti ma per i quali abbiamo buone speranze”.
La prospettiva del commissariamento del comune secondo Pasquariello è comunque reale. “Già il fatto che non sia stata specificata la copertura dei debiti fuori bilancio entro il 30 settembre scorso sarebbe a mio avviso sufficiente. Ora a maggior ragione, dopo le ultime novità, credo che il commissariamento sia pressoché inevitabile, se vogliamo rispettare la legge: un articolo del Tuel lo dice chiaramente”. Pasquariello va ancora all’attacco. “In realtà la convocazione dalla Prefettura era arrivata già qualche giorno fa, ma il sindaco ci ha avvisati soltanto il giorno prima, pur sapendo da tempo di quella missiva. La sua è stata una prevaricazione. Adesso però davanti al Prefetto dovrà spiegare come mai Martignana ha un bilancio tanto disastrato”.
“Se la minoranza – risponde Gozzi – pensa di andare davanti a un Tribunale per andare a sentenza si sbaglia: sarà un semplice colloquio chiarificatore dove ciascuna delle due parti presenterà le proprie tesi. Sono tranquillo. Preciso che è il Prefetto a convocare l’incontro, non le minoranze, e che lo farà per parlare di presunte irregolarità nell’esposizione dei documenti da parte del sindaco alle forze di minoranza, non per discutere di bilancio”.
Giovanni Gardani
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