Cronaca

Organizzano festa
Jihad, intervengono
i Carabinieri

Nella foto, il comando dei Carabinieri di Casalmaggiore e la bandiera dell’Isis

CASALMAGGIORE – Nessun intento politico, né tantomeno la volontà di fare proseliti. “Soltanto”, questo sì, una clamorosa leggerezza e un’eccessiva volontà di mettersi in mostra con una forma pubblicitaria quanto meno fuori luogo. Si chiama, o meglio si chiamava, “Discojihad Terror Squad” l’evento musicale organizzato per lo scorso sabato sera alle ore 23 in un pub di una frazione di Casalmaggiore: il nome già sarebbe sufficiente per fare storcere il naso, ma che dire della bandiera nera molto simile a quella dell’Isis (o comunque a questa ispirata) con le due scimitarre incrociate, campeggiante sul manifesto pubblicato su Facebook per attirare persone all’evento?

In mezzo a tutto questo anche frasi in inglese, la cui traduzione in italiano fa comprendere l’esagerazione e la pericolosità almeno potenziale delle stesse. Inviti del tipo “Venite armati fino ai denti” o ancora “ballate o morirete senza testa”. Certo, si è trattato di una Carnevalata, di una goliardata, di questo sono certi anche i carabinieri di Casalmaggiore, che però non hanno potuto fare finta di nulla e infatti, nel pomeriggio di sabato attorno alle ore 17, sono andati dai responsabili del pub per chiedere spiegazioni.

E’ emerso che l’unica reale colpa del locale era stata quella di essersi fidati un po’ troppo dell’organizzatore della festa dal nome controverso, un disc jockey cremonese non nuovo a queste trovate eccessive, come gli stessi militari hanno poi verificato. Si è al contempo scoperto che lo stesso evento musicale non aveva adempiuto ai requisiti tecnico-amministrativi (per intenderci, non aveva le concessioni Siae), il che è stato sufficiente per il suo annullamento: gli stessi gestori del pub, con buon senso, si sono detti d’accordo e in poco meno di mezz’ora avevano già rimosso da Facebook l’invito alla serata.

Insomma una campagna promozionale impropria, sopra le righe e a suo modo superficiale, che ha nominato Jihad, la guerra santa voluta dall’Isis contro il mondo Cristiano. Temi delicatissimi, specie di questi tempi: anche per questo la cancellazione della serata così presentata è parsa più che mai doverosa.

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