Bozzolo ricorda
Wilman, il fotografo
dal cuore grande
Nella foto due momenti del funerale
BOZZOLO – Un cuscino di candidi fiori e la grossa Minolta appoggiata sulla bara. I famigliari di Wilman Bresciani hanno voluto che la grande passione della sua vita non si separasse dal loro congiunto e lo accompagnasse sempre come se la bianca macchina professionale gli potesse servire ancora dopo la morte.
Nella chiesa di Santa Trinità a Bozzolo è arrivata tanta gente un po’ da ogni parte, anche perché Wilman era una persona socievole, conosciutissima nel mondo della moda e del costume. Un ambiente che lui frequentava assiduamente con l’immancabile reflex a tracolla. Tutti questi amici si sono stretti martedì pomeriggio attorno alla mamma, alla sorella e agli altri parenti di Wilman, stroncato l’altra sera da un emorragia all’età di 55 anni. A cominciare dall’amica del cuore Silvia Mariotti, sempre accanto alla mamma sorreggendola nei momenti in cui la commozione sembrava farle perdere le forze, alle altre ragazze delle varie agenzie di moda tra cui Elena Gallina e Zaira Barbagallo, accompagnate dal loro talent scout Mino Rizzotti. E ancora il compositore Roberto Piola con la figlia, Bruno Melli e l’amico fraterno Luca Verbeni, che alla fine del rito ha letto all’altare un breve e intenso messaggio.
Il rito funebre è stato concelebrato da don Elio Culpo e dal parroco don Gianni Maccalli. Questi nell’omelia dopo un lungo accenno al vangelo ha fatto riferimento alla personalità originale del defunto dalle mille sfaccettature, ma con un cuore di cui tutti riconoscevano la grande umanità e generosità. Riferendosi poi all’infinita misericordia di Gesù crocefisso, il sacerdote ha rincuorato la mamma di Wilman, ricordandole che il figlio adesso era già stato accolto da colui che tutti riceve tra le sue braccia con infinita misericordia.
“L’ho conosciuto ai tempi delle prime radio libere” ha detto invece Verbeni “rendendomi subito conto di trovarmi davanti ad un genio perché era capace di risolvere ogni problema. Lui era l’espressione pura della bontà e dalla sua bocca non è mai uscita una parola fuori posto: ha costruito attorno a sé una grande famiglia, che lo ha sempre apprezzato e ammirato. Non si può scegliere il modo di morire né il giorno. Si può solo scegliere come vivere. Arrivederci Willy”. A seguire il rito funebre, il cui corteo poi è proseguito sino al cimitero di Bozzolo, anche il sindaco Giuseppe Torchio e l’ex sindaco di Motteggiana Nereo Montanari, legato da una lunga amicizia al fotografo scomparso.
Rosario Pisani
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