Cronaca

San Matteo, due
allegri ottantenni
convolano a nozze

Nella foto, Gian Carlo Bonato e Adua Carla Scaroni

SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE (VIADANA) – Una storia di amore e felicità in mezzo a tanto odio e cattiveria che sembrano aver invaso il mondo intero. Nella chiesa di San Matteo delle Chiaviche, si sono uniti in matrimonio due ottantenni, Adua Carla Scaroni e Gian Carlo Bonato. Classe 1935 la signora e di un anno più giovane l’uomo. E’ stato il coronamento di una relazione che durava da vent’anni vincolata da un legame civile e che il parroco del paese don Angelo Maffioletti ha posto sotto il sacramento religioso. In taielleur color pervinca con elegante folulard lei, in giacca e cravatta lui con al fianco un paio di testimoni che erano poi due parenti stretti, la cerimonia ha avuto uno svolgimento semplice e celere terminato nella grande corte agricola della famiglia situata in via Fossola, dove si è svolto il pranzo altrettanto semplice e frugale. Felici e sorpresi di finire sul giornale i neo sposi hanno raccontato la loro storia fatta di un’amicizia che probabilmente era nata al tempo della scuola elementare. Poi le loro strade si erano divise, con Gian Carlo che aveva continuato a far l’agricoltore in cascina mentre Adua si era trasferita a Roma sposando un ufficiale pilota dell’Aeronautica da cui ha avuto due figli, uno,  attuale medico primario al Cto di Roma e l’altro diventato preparatore atletico del Genoa Calcio.

“Una volta rimasta vedova, ho deciso di tornare nella mia terra d’origine che non avevo mai dimenticato. Qui ho rivisto questo signore con cui ero rimasto amica e con quale mi sono sposata col rito civile nel 1992. Da vent’anni  viviamo insieme sino a quando il parroco di San Matteo non ci ha convinti a regolarizzare l’unione dal punto di vista religioso. Mio marito ci ha pensato su e poi dopo aver accettato con l’ironia che lo contraddistingue ha detto al prete di sbrigarsi con le carte perchè invece della benedizione matrimoniale rischiava di doverci impartire l’olio dell’estrema unzione”. Al contrario i due novelli sposi dimostrano una vitalità, una serenità ed un’entusiasmo che nemmeno una coppia di vent’anni possiede. “Qui noi stiamo bene, nella pace di questa pianura, in mezzo ai nostri cani, gatti, tacchini, caprette e tre piccoli cavalli. Ho già girato il mondo e adesso mi piace rilassarmi in questa maniera”: spiga la signora mentre il marito annuisce aggiungendo che poi a lui piace la caccia e qui trova pane per i suoi denti.

Per finire la coppia di sposi ottantenni ci tiene a ringraziare don Angelo per la sorpresa che ha loro riservato. Essendo le campane della chiesa attualmente in riparazione temevano di avere una cerimonia sottotono, invece il sacerdote aveva noleggiato, in segreto, delle casse amplificate e un disco registrato attraverso cui è riuscito a far sentire il suono melodioso e festoso delle campane durante la celebrazione matrimoniale.

Rosario Pisani

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