Spettacolo

“27 luglio 1914”:
l’ultimo giorno di pace
sul palco del ‘Gallerani’

Nella foto, l’ingresso del teatro Cecilia Gallerani di San Giovanni in Croce

SAN GIOVANNI IN CROCE – Il 27 luglio 1914 é l’ultimo giorno di pace, all’indomani l’Impero Austro-ungarico, memore dei fatti di Sarajevo, dichiara guerra alla Serbia e da lì per un terribile effetto domino si scatenerà la prima guerra mondiale. Omonimo è il titolo dello spettacolo teatrale musicale, organizzato dall’Unione dei Comuni Palvareta Nova in ricordo del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, che si terrà presso il Teatro Gallerani di San Giovanni in Croce, domenica 15 marzo alle ore 17.00 (ingresso libero), scritto da Nicola Armanini, Luciano Vignoni e Nerile Juraskaite, frutto di una ricerca sulle lettere dei soldati dal fronte dove emergono le terribili condizioni disumane e si alza un grido: “che senso ha la guerra”. Si arriva così a chiedersi cosa sarebbe stato il mondo senza quella, anzi senza quelle guerre, visto che poco più di vent’anni dopo la fine della prima guerra si scatenerà la seconda ancora più feroce e terribile.

Lo spettacolo usa la messa in scena dell’antica arte dei cantastorie: musica, immagini, costumi.
“L’Orchestrina da trincea” formata da sette elementi propone e ri-arrangia brani popolari legati al primo e al secondo conflitto bellico in un sound appassionato. Il Coro del Caldone, storico coro maschile di Cerlongo, in provincia di Mantova, magistrale mente diretto dalla maestra Nerile Januskaite propone canti più legati alla montagna e ai luoghi. Infine ci sono i canta storie che leggono lettere dal fronte e storie incredibile come quella dl natale 1914 quando sul fronte occidentale i soldati uscirono dalle trincee per passare in pace in qualche ore e si accorsero che il nemico aveva gli stessi identici occhi.

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