PalaFarina, giorno
caldo: incontro con Alberti
e strategie dei club
Nella foto il PalaFarina dopo il crollo
VIADANA – A dispetto della neve ancora presente con larghi cumuli a lato della strada, è stato un mercoledì decisamente bollente per il PalaFarina e soprattutto per tutto ciò che ruota attorno al destino della struttura, tra costi preventivati (anche se non ufficiali) per la ricostruzione, idee e soluzioni lanciate da più parti, un incontro dei club sportivi interessati al palazzetto con il commissario prefettizio Isabella Alberti e qualche novità anche in ottica Pomì Volley Casalmaggiore.
Proviamo a fare un po’ di ordine: attorno a mezzogiorno di mercoledì si è tenuto un tavolo aperto nell’ufficio di Alberti al quale hanno partecipato i rappresentanti dei vari club, come la Pomì (era presente il dg Giovanni Ghini), le due società, maschile e femminile, di volley Viadana, il basket Viadana e il calcio a 5 Viadana. In particolare le quattro società del comune mantovano formano la Polisportiva Viadana Sport, che ha in gestione il palazzetto per conto del comune. Il commissario ha detto di essere disponibilissima a dialogare con la magistratura, per verificare i tempi dell’indagine e al contempo ha garantito che verrà consentito il recupero delle attrezzature sportive alle società, laddove le aree non siano a rischio o interessate da crolli. Questione non di poco conto per la Pomì, che necessita di “ripescare” i rotoli di taraflex, speciale telo che costituisce la base sulla quale giocare le partite di volley. Non è questo un dettaglio di poco conto: senza taraflex, infatti, la Pomì dovrebbe acquistare di nuovo questo materiale, oppure essere indirizzata a Montichiari, unico dei palazzetti nominati in questi giorni ad esserne già dotato.
E’ emersa anche una prima cifra, per quanto ufficiosa: il PalaFarina andrà infatti scoperchiato completamente, anche nella parte delle travi sane e di fatto il tetto andrà rifatto come nuovo. Il costo dovrebbe aggirarsi sui 500mila euro, un vero e proprio salasso, tenendo conto che costruire un palazzetto nuovo costa poco più di 2 milioni di euro: Casalmaggiore ne sa qualcosa, avendo presentato un progetto per questa cifra al bando (poi annullato a livello nazionale) di un anno e mezzo fa.
Nel frattempo la Pomì si è allenata in Baslenga martedì e mercoledì, giovedì sarà di scena a San Polo di Torrile, venerdì potrebbe essere a Colorno, Suzzara o Gussola, mentre si escludono le opzioni Baslenga (tutto esaurito) e Piadena. Il Basket Viadana si dovrebbe spostare a Castelnuovo Sotto, mentre i due team viadanesi di pallavolo stanno cercando un “buco” a Dosolo o Pomponesco. Il calcio a 5 dovrebbe trovare ospitalità a Pomponesco e a Sabbioneta, senza escludere la pista Gussola, dove si è allenato martedì. A tal proposito, c’è anche chi ha lanciato l’idea di utilizzare uno dei capannoni sfitti sempre a Viadana in zona Gerbolina, con i dovuti aggiustamenti, come una palestra temporanea, in attesa di tempi migliori. Idea che al momento non sembra aver riscaldato più di tanto il commissario prefettizio. C’è anche chi, come i Warriors di Fabio Merlino, neonata società di hockey in carrozzina che proprio al PalaFarina avrebbe dovuto esordire nella prossima stagione, ha invitato tutte le società a mettere insieme le forze, bypassando di fatto la politica e il “palazzo”. Anche in questo caso, tutto fermo, anche perché la proposta ha bisogno di tempo per essere valutata e digerita.
Ha invece prodotto qualche risultato in embrione l’incontro tra Massimo Boselli Botturi, presidente della Pomì, e il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni: l’assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni cercherà infatti di capire assieme all’assessore regionale allo Sport Antonio Rossi, nei prossimi giorni, se esistano i margini per un project financing, che possa convogliare investimenti privati e di aziende per costruire una nuova struttura sportiva indoor proprio a Casalmaggiore. Come detto, si tratta di un’idea embrionale, eventualmente da sviluppare.
A proposito di Boselli, proprio il numero uno rosa in questi giorni si trova a Roma dove incontrerà anche il presidente Fipav Carlo Magri: un incontro che potrebbe sbloccare la situazione, anche perché voci bene informate suggeriscono la possibilità che Magri caldeggi l’opzione PalaRaschi di Parma. Un affare per tutti: per il palazzetto parmigiano che si rilancerebbe dopo anni di vuoto, per la Pomì che troverebbe una casa relativamente vicina, per la Federazione che ritroverebbe un tempio del grande volley che fu (si ricordano i tempi della Santal e della Maxicono Parma, pluriscudettate). La decisione è comunque difficile, tanto che contro Conegliano, il 22 febbraio, la Pomì potrebbe anche decidere di migrare ancora a Montichiari, specie se il taraflex non sarà recuperato in tempo dalle macerie del PalaFarina.
A quel punto resterebbero valide due piste, o Parma o Cremona, con la prima favorita. L’unico rischio, ha spiegato la dirigenza rosa, è la perdita di pubblico, o meglio l’impossibilità di guadagnarlo: a Cremona, piazza che già si è affezionata alla Vanoli Basket (team nato e cresciuto a Soresina, ricordiamolo), vi sarebbe la prospettiva di un incremento del tifo, stante anche la copertura mediatica della città del Torrazzo già attenta alla Pomì Casalmaggiore. E a proposito di media, mercoledì sera su Cremona 1 a “Sotto Rete” si parlerà proprio delle prospettive legate alla società rosa in cerca di una casa.
Giovanni Gardani
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