Finti incidenti per
truffare le assicurazioni:
casalese nei guai
CASALMAGGIORE – Ad insospettire gli inquirenti è stato il coinvolgimento negli incidenti di persone che tra loro si conoscevano. Danni alle carrozzerie, tamponamenti, dinamiche non del tutto convincenti a cui seguivano richieste di danni. Dieci persone sono indagate dalla procura di Pavia per truffa ai danni delle assicurazioni. Due di loro, Cristiana Ion e Florica Daniela Ionita, di 35 anni, sono accusate anche di procurato aborto spontaneo, in condizioni di clandestinità. Ma tra di loro rischia anche un uomo residente a Casalmaggiore, Ottorino Cassoni di 65 anni, che ora rischia il rinvio a giudizio, dato che la Procura della Repubblica di Pavia ritiene di avere elementi utili per formalizzare questo passaggio.
Il meccanismo era ormai testato e consolidato, cosa che è valsa a una delle donne la recidiva. Si simulava un incidente, dopo qualche giorno ci si presentava al Pronto Soccorso, lamentando colpi di frusta, contusioni e persino interruzioni di gravidanza. E si allegava alla richiesta di indennizzo anche la documentazione medica e i referti. Per ottenere risarcimenti più alti le donne avrebbero abortito apposta, in modo clandestino, al terzo mese di gravidanza. Una prospettiva terrificante. Le interruzioni di gravidanza sono state accertate e certificate da medici del “San Matteo” di Pavia e dell’ospedale di Codogno, che non risultano però indagati.
I giudici non hanno alcun dubbio sulla loro estraneità ai fatti. In alcuni casi infatti dai test effettuati sulle donne, erano state rinvenute tracce di un farmaco per l’ulcera, che potrebbe essere stato utilizzato per uccidere i feti. I fatti sarebbero avvenuti tra Pavia, Miradolo Terme, Chignolo, Binasco e Codogno. Uno dei presunti incidenti è invece avvenuto a Crema, ma come detto tra i coinvolti nella truffa vi sarebbe anche un uomo residente a Casalmaggiore.
Michela Cotelli
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