Politica

Il sondaggio Pd
fa ancora discutere:
critiche di un cittadino

VIADANA – Continua a fare discutere il sondaggio commissionato dal Partito Democratico di Viadana in vista delle prossime elezioni previste per la prossima primavera. Dopo l’attacco politico giunto da Paolo Zanazzi, ex consigliere comunale durante la giunta Penazzi, ecco il parere di un cittadino come l’architetto Biselli, che già aveva fatto sentire la sua voce protestando vivacemente contro il commissario prefettizio Isabella Alberti durante la festa del 4 novembre.

“Sono cortesemente a chiedere asilo per rispondere a quanto pubblicato su alcuni quotidiani locali” scrive Biselli “. E’ stato reso finalmente noto il sondaggio commissionato dall’ex Sindaco Pavesi in merito alle preferenze dei cittadini viadanesi per la persona che meglio raccoglie le simpatie per le prossime elezioni comunali. Leggo testualmente che il dottor Pavesi occupa il primo posto con il 53% delle preferenze seguito dal segretario del PD Federici con il 43% e successivamente, a pari merito, il rappresentante della Lega Cavatorta e da Anzola ex vice sindaco di Viadana con il 41%. Orbene, un sondaggio finisce con una somma pari a 100% nel nostro caso finisce con una percentuale del 179%; abbiamo la moltiplicazione dei risultati oppure è sbagliato il calcolo statistico?”.

I dubbi e lo scetticismo di Biselli non si limitano però alle cifre. “Sono sorpreso” aggiunge “nel leggere l’articolo ove il dottor Pavesi, vincitore del sondaggio da egli stesso commissionato, pare rinunciare alla possibilità di essere rieletto dichiarando di favorire il segretario del Pd Federici; quando mai un politico che ottiene una maggioranza di preferenze da un exit pool rinuncia a candidarsi?  Trovo altresì strano che si sia indetto un sondaggio per verificare quanto pensano i cittadini senza sapere con quali programmi i presunti candidati hanno intenzione di presentarsi alle prossime elezioni, forse il Sindaco si elegge per simpatia o per abitudine? Ma siamo veramente sicuri che alle prossime elezioni si presentino solamente i personaggi oggetto del sondaggio e non vi siano eventuali outsider?”.

L’attacco analizza poi l’aspetto economico, con un’altra accusa diretta all’ex sindaco. “Certamente il dottor Pavesi” conclude Biselli “ha la possibilità di finanziare un sondaggio privato tra la cittadinanza avendo comunque a disposizione un vitalizio regionale per la sua permanenza nel consiglio della regione Lombardia per ben 28 mesi, quando un comune cittadino per percepire una misera pensione deve lavorare minimo 40 anni e raggiungere comunque quota 93 (somma anni anagrafici ed anni lavoro) per poter accedere a tale privilegio. Forse, anche per coerenza politica, era meglio se il dottor Pavesi avesse rinunciato al vitalizio con conseguente risparmio di soldi alla cittadinanza tutta che subissata da tasse e balzelli continua a mantenere un apparato politico burocratico inefficiente, obsoleto ed elefantiaco”.

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