Cronaca

Giovanni Pavesi
tira la volata
ai giovani del Pd

Nella foto, i relatori presenti alla conferenza del Pd viadanese

VIADANA – “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”. Erano mesi che correvano voci, sempre smentite, circa un probabile rientro dell’ex sindaco di Viadana Giovanni Pavesi nella vita politica locale. Adesso che la conferma ufficiale è arrivata, viene in mente quel famoso detto popolare  anche se sarebbe più corretto scrivere leone invece che gatto. La zampata comunque c’è ed è quella del vecchio felino che ritorna nel momento in cui la preda è esausta per sferrare il colpo di grazia, e riprendersi il ruolo di leader mantenuto per dieci anni. Dopo la parentesi, conclusasi in maniera  controversa nel consiglio regionale lombardo, Pavesi dunque ritorna tra i suoi concittadini con l’esperienza, la grinta e l’astuzia che gli si riconosce. Con un personaggio così il Pd di Viadana prova a risorgere dopo lo crisi nella scorsa tornata amministrativa che ha portato al commissariamento della città. Giovanni Pavesi, vecchio marpione qual è ha precisato che lui non è nemmeno nel direttivo mettendosi a disposizione solo per aiutare i giovani convinto dall’energia, della preparazione e della buona volontà che il nuovo circolo sta dimostrando attraverso il neo segretario Nicola Federici ispirandosi alla corrente renziana. Intanto lo stesso Federici ha diffuso i risultai di un sondaggio commissionato allo scopo di conoscere la situazione politico sociale del Comune, la percezione delle possibili candidature e l’orientamento al voto. Da tale inchiesta emerge che solo il 5% degli intervistati è interessato alle iniziative culturali e poco di più coinvolgono i problemi dell’ambiente, dell’inquinamento e dei flussi migratori. Il rilancio economico e l’attenzione ai giovani sono in testa alle priorità, seguiti dal miglioramento dei servizi sanitari e dalla richiesta di maggior sicurezza e ordine pubblico. Passando all’aspetto politico il 47% ritiene fosse preferibile far terminare il mandato a Penazzi (il 57% espresso dal centrosinistra il 35% dal centrodestra), mentre il 43% sostiene che fosse meglio il commissariamento (il 29% espresso dal centrosinistra, il 53% dal centrodestra). Per quanto riguarda la spaccatura nel Pd il 63% è favorevole a Federici mentre l’11% a Zanazzi ex nel consiglio comunale. Il Partito democratico, secondo il sondaggio commissionato da Federici rivelerebbe un buono stato di salute mentre per il gradimento sui candidati il 53% voterebbe Pavesi, il 45% Federici mentre Cavatorta (Lega) e Anzola (vicesindaco precedente) entrambi hanno ottenuto il 41%. Adesso si dovranno formare le intese e le alleanze per dare a Viadana un sindaco capace e in grado di conquistare la fiducia della popolazione. Anche se da qui a maggio c’è tempo per mille sorprese che potrebbero ancora emergere.

Rosario Pisani

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