Pd Casalasco, il 16
nuovo referente di zona
ma quante grane…
CREMONA – Il vertice provinciale organizzato lo scorso mercoledì a Cremona, nella sede di via Ippocastani, non ha risolto le questioni che riguarda il Partito Democratico in particolare del Casalasco, e così la data dal 16 dicembre, quando verrà eletto il nuovo referente del circondario, si avvicina senza che però siano stati sciolti alcuni nodi.
Anzitutto i fatti: i vari circoli Pd del Casalasco il 16 dicembre, con i singoli rappresentanti e responsabili, dovranno eleggere un nuovo referente, che succederà a Fabrizio Aroldi. L’elezione avverrà a Gussola e, anche se si ufficiale non vi è nulla, i due nomi caldi per reggere un ruolo delicato come questo, specie in questa fase politica dove lo stesso Pd sta subendo pressioni e possibili scissioni già a livello nazionale, sono quelli di Serenella Taraschi, di Piadena, e di Gianmario Magni, ex sindaco di Scandolara Ravara. Supposizioni, nulla di ufficiale, ma voci di corridoio che escono dai bene informati dopo la riunione di mercoledì.
Il punto però è un altro: il malumore, infatti, si lega a due questioni (una particolarmente lunga e protrattasi nel tempo), che nessuno ha ancora risolto in modo chiaro, creando confusione nell’elettorato ma anche negli stessi iscritti al Pd. A Casalmaggiore, per esempio, è in corso la cosiddetta “grana Toscani”, dato che all’ex sindaco in carica dal 1999 al 2009, il circolo di Casalmaggiore ha negato la tessera per il suo appoggio al Listone nelle ultime amministrative del maggio-giugno 2014. L’incontro di mercoledì avrebbe dovuto risolvere qualcosa, Luciano Toscani era regolarmente presente, ma si è rimasti sul vago. Lo stesso Toscani spiega che Fabrizio Santantonio, segretario provinciale del Pd di Lodi e inserito nella segreteria regionale, era stato convocato alla parte renziana del Pd di Cremona per parlare di temi più legati alla città del Torrazzo. Resta comunque inteso che non sono stati fatti passi avanti sul “caso Toscani” né in un senso (possibile apertura) né in un altro (chiusura totale).
A Martignana, invece, denunciano alcuni iscritti, da ormai un anno l’attività è ferma. Per la precisione dal 27 ottobre 2013, quando il circolo che doveva convocare il nuovo segretario, non si tenne mai e, secondo alcuni iscritti, passò da una semplice telefonata e da un verbale “farlocco”, tanto che gli stessi iscritti spedirono poi un esposto al Pd provinciale di Cremona. Ma anche qui, nessuna risposta e l’impressione di un rimando continuo di soluzioni. Non a caso lo stesso esposto è stato ora rilanciato e spedito in Regione, sperando che da Milano possa arrivare qualche certezza in più o per lo meno un interessamento maggiore. Nel complesso, comunque, c’è anche chi si domanda se possa avere un senso eleggere il prossimo 16 dicembre un nuovo referente Casalasco, sia esso Taraschi, Magni o “mister x”, quando ancora il più importante circolo (Casalmaggiore) e il quarto come numero di iscritti (Martignana, che viene dopo Piadena e Gussola) della zona Casalasca vivono beghe interne fastidiose e mai chiarite del tutto.
Giovanni Gardani
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