Quei volontari
custodi della Madonnina
dei Correggioli…
Nella foto la Madonna dei Correggioli (Foto Paolo Gelati)
SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE (VIADANA) – Tra le tante storie legate alla piena del fiume Po e del fiume Oglio, che hanno indubbiamente segnato le ultime settimane del comprensorio per la natura golenale della maggior parte del suo territorio, ve n’è una che merita particolare attenzione: quella dei volontari che hanno rimesso a nuovo e ripulito la Madonnina dei Correggioli, piccola struttura che forse artisticamente non avrà un valore assoluto ma che per i fedeli delle frazioni Nord è un simbolo di tradizione e di attaccamento.
Una storia nella storia, insomma, dato che la leggenda narra che oltre un secolo fa, quando ancora la zona di San Matteo era paludosa (parliamo del territorio vicino al ponte di barche, messo spesso ko negli ultimi tempi), un uomo a bordo di una barca fosse ormai in procinto di annegare, quando riuscì a salvarsi: un autentico miracolo attribuito alla Madonna, alla quale venne poi dedicata la cappelletta costruita subito dopo. Da allora la Madonna dei Correggioli viene invocata in particolare per scongiurare le piene del fiume Oglio e, a maggio (mese mariano), diviene luogo di ritrovo per messe e rosari. Durante l’ultimo periodo di piogge, però, a novembre, la Madonna è andata sott’acqua con l’innalzamento del livello dell’Oglio: la devozione dei fedeli e residenti in zona, tuttavia – già evidenziata nelle stagioni passate quando i volontari, senza bisogno di mettersi a tavolino o di strutturarsi in associazioni, hanno mantenuto pulita la cappelletta, piantato fiori e posato panchine che potessero facilitare la preghiera e il raccoglimento – ha fatto in modo che in pochi giorni la struttura tornasse a nuovo.
La Madonna, infatti, si trova praticamente quasi all’interno del letto del fiume e lì, durante l’ultima piena, il nuovo parroco di San Matteo delle Chiaviche don Angelo Maffioletti, è passato in barca per una preghiera. Una volta che le acque si sono ritirate, i volontari di San Matteo, dei Sabbioni e di Commessaggio, molto devoti così come i residenti, sono arrivati per ripulire la cappella e rendere grazie per il pericolo scampato. Una scena che, per certi versi, ricorda quanto avvenuto a Brescello, quando il nuovo parroco don Evandro Gherardi ha imitato il celebre don Camillo del romanzo di Guareschi (e del film con Fernandel), immergendo il crocifisso nell’acqua del fiume. In questo caso il bel gesto è arrivato al termine della piena, ma ancora una volta la popolazione delle frazioni Nord ha testimoniato la propria vicinanza alla Madonnina dei Correggioli. Con semplicità, qualche bidone d’acqua per lavare la statua dal fango e l’interno della cappelletta, e tanto olio di gomito.
Giovanni Gardani
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