Vertice per la piena
in Prefettura: situazione
non preoccupante
Nella foto il campo da rugby degli Amici del Po completamente allagato
CREMONA – Poche novità sostanziali e una situazione tutto sommato tranquilla: il vertice in Prefettura a Cremona, con i rappresentanti dei tre comuni principali della Provincia che condividono il percorso dell’intera asta del Po, si è svolto regolarmente e senza particolari sussulti o preoccupazioni. Erano presenti il Prefetto di Cremona Paola Picciafuochi, il viceprefetto vicario Beaumont Bertone, l’ingegner di Aipo Marco Laveglia, i tecnici della Provincia di Cremona, oltre ai rappresentanti dei comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore. Per quest’ultimo, in particolare, era presente l’ingegner Enrico Rossi.
Come detto, la situazione non richiede al momento interventi urgenti, tanto che il Prefetto si è limitato a fare il punto dello stato dell’arte con tecnici e ingegneri, ripromettendosi di convocare un nuovo vertice nel caso in cui il livello del Grande Fiume dovesse crescere nuovamente: in particolare una nuova ondata di piena dovrebbe arrivare giovedì a Cremona e a Casalmaggiore nella tarda mattinata di venerdì, come è stato spiegato dagli esperti Aipo e dai tecnici della Provincia. Nel comune casalese il Po cresce al momento di 2-3 centimetri l’ora, ma Aipo ha confermato che il deflusso è regolare e abbastanza rapido, il che non crea stagnazione e dunque diminuisce i rischi. Soprattutto si preannuncia una piena lenta, lunga e proprio per questo più semplice da controllare.
Gli aggiornamenti ufficiali di Aipo con le rilevazioni raccolte alle ore 17 indicano che il Po ha raggiunto quota 4.43 a Casalmaggiore (secondo livello di criticità posto a 4.60, che potrebbero essere raggiunto nella giornata di giovedì), mentre a Boretto la situazione è peggiore, dato che il fiume ha raggiunto quota 5.55, superando il secondo livello di criticità posto a 5.50. Ecco perché Viadana, in questo momento, sembra più preoccupata di Casalmaggiore, dove nel pomeriggio di mercoledì è stato effettuato un piccolo lavoro di manutenzione e sistemazione dell’attracco, per evitare brutte sorprese come quelle occorse nel weekend scorso. A Marcaria l’Oglio si è attestato a 5.07, situazione critica ma per fortuna stabile e non in peggioramento come si temeva, così come a Calvatone, sempre per quanto concerne l’affluente mantovano del Po.
Giovanni Gardani
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