Cima Bozzolo,
ora la politica interviene
e “avverte” Trenord
BOZZOLO – La crisi della Cima Ferroviaria di Bozzolo, la ditta che si occupa di riparazione nel settore ferrotramviario, smuove le acque a Bozzolo e ora interviene anche la politica. A scrivere al Prefetto di Mantova Carla Cincarilli e al presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci, oltre alle varie sigle sindacali è il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio. La Trenord da qualche tempo ha infatti “licenziato” Cima, ovvero non si rivolge più alla ditta con sede a Bozzolo per lavori di riparazione dei convogli (che peraltro, in qualche caso, andrebbero forse direttamente sostituiti).
“Da tempo il titolare dell’industria Cima Ferroviaria di Bozzolo” scrive Torchio nella sua lettera alle istituzioni “aveva informato la scrivente amministrazione della difficile congiuntura, aggravata dalle reiterate azioni di Trenord ed altri gestori del trasporto, di acquisire sul mercato estero treni e loro componenti, di non rispettare le quantità delle commesse di riparazione e manutenzione e di assegnare ad aziende fuori della regione Lombardia le attività ferroviarie connesse. Nel constatare che l’azienda Cima è rimasta tra le poche a svolgere questa attività nell’intero territorio nazionale, dopo la chiusura di numerosi altri soggetti, si attira l’attenzione delle parti ai costi previdenziali, sociali ed occupazionali che l’acquisto sui mercati esteri genera all’interno del nostro sistema, con riflessi particolarmente negativi a livello locale, dove l’attività ferroviaria e ospedaliera, entrambe oggi messe a dura prova da decisioni esterne, sono le uniche fonti di occupazione rimaste”.
Per poter intervenire in maniera adeguata, Torchio ha richiesto l’immediata convocazione di un tavolo negoziale che comprenda le istituzioni, in particolare Regione Lombardia e Trenord, e le parti sociali interessate, per evitare che le esigenze dell’azienda privata che gestisce il traffico su rotaia in Lombardia non vengano espletate esclusivamente all’estero, come accaduto in questi cinque anni.
Nel mentre anche il Partito Democratico di Bozzolo ha reso di noto di apprezzare e sostenere “l’iniziativa dell’amministrazione di aprire un tavolo di confronto sulla difficile situazione dei lavoratori Cima. Il Pd bozzolese è al fianco di tutti i lavoratori in difficoltà, e negli ultimi anni purtroppo ce ne sono stati molti. Basti pensare a tutte le aziende chiuse o ridimensionate o alle mancate opportunità colte per lo sviluppo dell’industria a Bozzolo. Dobbiamo potenziare il trasporto ferroviario sia per le merci sia per i viaggiatori che continuano a subire i disservizi di una delle peggiori linee di tutta la Lombardia. E’ questa la Regione che vogliamo?”.
AGGIORNAMENTO MERCOLEDI’ ORE 19 – Il Presidente della Provincia Alessandro Pastacci ha immediatamente raccolto la richiesta del sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio per aprire un tavolo negoziale con Prefettura, Regione, Trenord e parti sociali interessate (Azienda, Sindacati, Assind) alla questione della Cima, industria ferroviaria operante a Bozzolo, con circa un centinaio di addetti. Si ritiene che nei primi giorni della prossima settimana si terrà il primo incontro del tavolo di trattativa. Il sindaco a nome del Comune interpretando il pensiero delle maestranze ha ringraziato dell’attenzione.
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