Politica

Vezzini tranquillizza
il Casalasco: “Sarà
interlocutore privilegiato”

Nella foto Carlo Vezzini durante la conferenza stampa

CREMONA – Una conferenza stampa di presentazione o, per meglio dire, di comunicazione. Punta molto sui media, infatti, Carlo Vezzini, nuovo presidente della Provincia di Cremona, che a soli cinque giorni dalla sua elezione e in attesa dell’insediamento ufficiale dell’intero consiglio provinciale previsto per la fine di ottobre, ha deciso di presentare proprio agli organi di comunicazione il suo programma nella mattinata di venerdì presso il Palazzo della Provincia di Corso Vittorio Emanuele. Una conferenza che, su specifica richiesta, ha toccato anche il punto della bassa rappresentanza Casalasca nel cosiddetto ente di area vasta. “Il Casalasco non deve avere timore. La rappresentanza” ha convenuto Vezzini “è in effetti bassa, con la sola Ivana Cavazzini per un territorio che rappresenta un terzo dell’intera provincia, ma tutto questo è dettato dal fatto che vi era un solo candidato anche del comune di Casalmaggiore, capofila di quel territorio, nelle quattro liste. Tuttavia Casalmaggiore è un interlocutore privilegiato, che abbiamo ben presente e che avrà un ruolo fondamentale nelle scelte, dato che si parla del terzo polo per importanza e demografia della provincia di Cremona. Ricordo, peraltro, che il consiglio provinciale si muove e lavora anche su ispirazione dell’assemblea dei sindaci, organo parallelo rappresentato dai 115 primi cittadini della provincia, dove dunque il Casalasco sarà ampiamente rappresentato. Il coinvolgimento dell’assemblea dei sindaci è evidente, se si considera che la semplice approvazione dello statuto partirà proprio da lì. Dunque, confermo senza tema di smentita che il Casalasco potrà fare sentire la propria voce e sarà ascoltato. Non sarà un territorio Cenerentola”.

Conscio che la Provincia 2.0 nasce tra mille dubbi e tra lo scetticismo generale di popolo e politica, Vezzini ha poi voluto elogiare, andando un po’ controcorrente, la riforma Del Rio, definendola “unica a livello europeo e una vera riforma, mentre tutti chiedono novità ma non sono mai disposti a cedere nulla” e ha spiegato perché ha intenzione di rivendicare il ruolo dell’ente rinnovato. “Dobbiamo fare capire alla gente che la Provincia c’è ancora e ha una funzione di pianificazione importante: l’unica differenza è che chi la rappresenta non viene retribuito e non è stato eletto dai cittadini. Ma non per questo i consiglieri non devono sentirsi legittimati: chi amministra un comune, infatti, è già stato scelto dal popolo. Peraltro si tratta di gente che in molti casi ha un lavoro e dunque può mettere concretezza al servizio della politica”. L’agenda della Nuova Provincia dovrà occuparsi di grandi tematiche, come ambiente, edilizia scolastica, strade provinciali, pianificazione delle aree produttive e dei processi insediativi, assistenza ai comuni, emergenza profughi. Ma avrà un occhio di riguardo anche su tematiche molto quotidiane, che secondo Vezzini potranno ora essere maggiormente presenti presso il palazzo di corso Vittorio Emanuele, proprio perché gestito da sindaci che, dunque, sono abituati a ragionare su problemi concreti. Insistendo sulla road map, sui distretti, sull’esigenza sempre più marcata di unire le forze e di bypassare l’ottica del campanile (“un salto culturale insito nella stessa riforma di Del Rio, basterebbe pensare alle gestioni associate”). “Renzi parla di tagli?” s’è chiesto Vezzini “. Lui ha la sua agenda, noi faremo la nostra”. Un’agenda che avrà un occhio di riguardo per i 450 dipendenti già presenti nell’ente, i quali traducono in atto le idee di chi amministra la Provincia (“senza di loro, restiamo alle parole e non passiamo ai fatti”) e che chiede rispetto e risposte rapide ai quesiti che verranno posti a Regione e Governo. “Saremo interlocutori importanti e dunque chiediamo di essere presi in seria considerazione, perché forse più di prima rappresentiamo le istanze di un territorio in modo capillare, pur mantenendo un sistema di governance d’area vasta”.

Giovanni Gardani

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