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Tutto Desalu prima
dell’Esagonale: “Quel record?
Ancora non ci credo…”

Nella foto Desalu e i ragazzi dell’Interflumina in allenamento prima dell’Esagonale

CASALMAGGIORE – Quando lo intervisti ha uno sguardo trasparente che ti mette a disagio. Ti guarda fisso negli occhi col sorriso cortese di chi ti dice che non c’è motivo di dedicargli tanta attenzione, ma non ha l’arroganza per farlo con le parole. Tu allora ti domandi se davvero stai intervistando la persona giusta, ma basta ripensare ai numeri che, sì, è lui, non ti sei sbagliato. L’umiltà non inganni: Fausto Eseosa Desalu è il primo casalasco ad aver partecipato agli Europei di atletica con la maglia azzurra. Una maglia figlia di quella cerimonia di due anni fa, quando con la maggiore età è arrivata la sacrosanta cittadinanza italiana, a lui che è nato a Casalmaggiore e che qui ha sempre vissuto.

Incontriamo Fausto in una Baslenga pronta ad ospitare domenica la 30ª edizione dell’Esagonale del Po, meeting internazionale di atletica leggera fra le province di Cremona, Mantova, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. L’Atletica Interflumina E’Più Pomì parteciperà (per Parma, dove è affiliata) con le Cadette (14-15 anni) Daria Sinatra (80 metri) e Faith Boateng (300), i Cadetti Andrea Zanazzi (80) ed Edoardo Azzoni (lungo) e le Allieve (16-17 anni) Giulia Storti (staffetta svedese) e Francesca Paglia (alto). Il programma prevede, dalle ore 16, gare intitolate alla memoria di grandi dirigenti: 1000 metri Cadetti (7° Memorial Amedeo Becchi), Alto Allieve (5° M. Claudio Lodi Rizzini), Asta Allievi (5° M. Guido Guarneri), 110 hs Allievi (5° M. Doralino Masseroni), 80 Cadette (5° M. Mario Oliva), 80 Cadetti (4° M. Alberto Baruffaldi), e 1500 Allieve (3° M. Maria Teresa Riccaboni). Nel mezzo, alle 18,20, la gara dei 200 metri assoluti che vedrà in pista Fausto Eseosa Desalu. Con lui saranno allo start Simone Pettenati, azzurro ai Mondiali di Eugene 2014 Juniores, della Modena Atletica (ma il ragazzo è ancora in forse e potrebbe dare forfait), Tommaso Lazzarini della Fratellanza Modena, Sebastiano Spotti dell’Atletica Arvedi, il russo Ivan Nichik del Cus Parma e Jacobs Lamont Marcell delle Fiamme Oro.

Ma torniamo al nostro Fausto, che sta chiudendo un 2014 outdoor che lo ha visto crescere in modo esponenziale. Il primo acuto il 27 aprile con la vittoria al Trofeo Liberazione di Modena col personale di 10”53 sui 100 metri. L’esordio azzurro a Rovereto lo ha visto capace di un 20”67 sui 200 ventoso, quindi non omologato. A seguire, l’8 maggio l’oro con 21”01 a Torino nel campionato Italiano Promesse, poi il nuovo personale sui 200 (20”78) nei Campionati Mediterranei di Aubagne il 15 giugno, l’oro nella staffetta 4×100 e il bronzo sui 200 (con 20”82) agli Italiani di Rovereto. Straordinario il 10”49 (nuovo personale) nel test di Pergine Valsugana il 4 agosto sui 200, poi il doppio botto. Il 14 agosto il personale sui 200 migliorato di ben 23 centesimi (a 20”55) negli Europei assoluti di Zurigo (dove la medaglia in finale della staffetta sfuma per un errato passaggio di testimone), infine il recente 32”28 sugli indeiti 300 metri nel Meeting Internazionale di Rieti del 7 settembre, che gli è valso il record italiano Promesse.

Fausto su quest’ultimo record racconta, con la più innocente delle espressioni, un retroscena che rende l’idea del suo valore: «Una settimana prima mi han chiamato gli organizzatori, dicendomi di prepararmi ai 300. Poi si è deciso di sopprimere la gara dei 400, e per me non c’era più posto. Il giorno prima della gara (!) un atleta ha avuto problemi col viaggio aereo, così mi hanno chiesto se potessi sostituirlo nella gara». Il resto è noto: Fausto prepara in tutta fretta la valigia, raggiunge Rieti, scende in pista in una gara che non ha mai visto impegnato in passato, e fa il record italiano.

Alle restanti domande Fausto risponde a monosillabi, ma non per timidezza o supponenza o falsa modestia, ma per modestia vera, umiltà che pure spiega tante cose. «Non riesco a credere di aver corso con quel tempo una gara inedita». Significa che ti ritieni adatto al passaggio ai 400 piani? «Ora non li sento ancora miei, ma l’anno prossimo inizierò con un paio di uscite. Tra un paio d’anni forse mi si vedrà su 200 e 400, ma per ora penso ancora ai 100. Una stagione così? No, non me l’aspettavo. Se ritengo di poter migliorare? Ovvio».

Intanto il suo allenatore Gian Giacomo Contini se lo coccola con gli occhi, evita voli pindarici e scende nel “tecnico”: «Questa stagione è stata lunga per vari motivi, nella prossima faremo un lavoro più specifico. La distanza dei 400 è per Desalu formativa: Fausto ha da sempre un eccellente indice di resistenza (semplificato: il tempo sui 200 è più competitivo rispetto ai 100), come anche il campione italiano Marani, che però non pensa ai 400. Prepararsi ai 400 è una rivoluzione, è anche una questione psicologica e serve un lavoro molto duro, ma le caratteristiche fisiologiche di Desalu dicono che può farcela. Nel 2015 farà un esordio sui 400 (mai provato da lui), e per questo in inverno lavoreremo per incrementare la potenza».

Va bene volare bassi, ma suvvia, un complimento. «Fausto ha una sensibilità strepitosa. Si è cimentato sui 300 e ha distribuito lo sforzo come un veterano. Li ha dentro, ha capacità di resistenza specifiche innate. Casalmaggiore si avvia a diventare un punto di riferimento nazionale per l’atletica, e studiamo la possibilità di allenarlo assieme a Marani, il che sarebbe stimolante per entrambi. Il mio sogno è una staffetta 4×200 che ai Mondiali alle Bahamas disputasse la finale, con loro due, Galvan e Manenti». Fausto osserva, prende nota e sorride.

Vanni Raineri

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